Su una cosa gli agenti di polizia sono certi a proposito dell’intimidazione ai danni di una pizzeria in via Lentini, a Siracusa, il cui ingresso fu danneggiato dall’esplosione di una bomba: che ad agire sono stati  3 uomini arrestati nei giorni scorsi su provvedimento del gip del Tribunale di Siracusa. Jonathan Destasio, 30 anni, Keven Perez, 24 anni e Raffaele Fileccia, 47 anni, nelle prossime ore, si presenteranno al palazzo di giustizia nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti allo stesso giudice che ha firmato le misure cautelari.

“Non è estorsione”

Gli inquirenti, in merito alla chiave di lettura del messaggio inquietante, non sono per nulla convinti che si tratti di un’azione che porti la firma del racket delle estorsioni. I tre indagati non appaiono organici ad un’associazione criminale strutturata né, stando alle indagini, avrebbero agito con lo scopo di danneggiare il proprietario per indurlo a piegarsi alle loro richieste.

La scarsa collaborazione delle vittime

A rendere più complicate le indagini legate al movente, ci sarebbe la poca collaborazione delle vittime. Sentiti dalla polizia, i gestori della pizzeria non avrebbero saputo dire quasi nulla, per cui  il quadro è piuttosto fosco.

Vendette per litigi

E’ anche vero che a Siracusa si sono verificati episodi inquietanti come quello contro la pizzeria di via Lentini fino a scoprire, al termine delle indagini, che le cause erano davvero risibili.

Il caso del bar Viola

Il 6 gennaio del 2021 una bomba danneggiò il bar Viola, in corso Matteotti, e per l’occasione, nei giorni successivi furono organizzate delle iniziative anti racket.

Nel maggio dello scorso anno, gli agenti della Squadra mobile, al comando del dirigente Gabriele Presti, arrestarono un uomo di 32 anni, indicato come il responsabile dell’esplosione dell’ordigno. Nel corso degli accertamenti, venne fuori che l’uomo si vendicò in quel modo per via di un alterco con un dipendente del bar.