andranno insieme a trapani, caltanissetta ed agrigento

Camere di Commercio, Siracusa e Ragusa si “sganciano” da Catania

Le Camere di commercio di Siracusa e Ragusa si sganciano da Catania. Lo affermano i parlamentari nazionali di Forza Italia, Stefania Prestigiacomo, e del M5S, Filippo Scerra e Paolo Ficara.

Le province “piccole” unite

“Sono particolarmente orgogliosa di essere riuscita, dopo una battaglia – spiega la Prestigiacomo – politica durata sei anni, a far approvare – con un emendamento al decreto “sostegni-bis” –  una norma che sgancia le Camere di Commercio di Siracusa e Ragusa da quella di Catania e le associa a quelle delle altre province di pari “peso”: Caltanissetta, Agrigento e Trapani”.

“E’ stato così sventato quel disegno di “fagocitazione” di due realtà, importanti e autonome, della Sicilia sud-orientale e riaffermato il principio che le città metropolitane devono avere una propria autonoma Camera, come Catania merita”.

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L’affare aeroporto

Secondo la parlamentare di Forza Italia, quello della Supercamere era un disegno “che  portava con sé l’operazione scellerata della vendita dell’aeroporto di Catania, che forse di quel progetto era la ragione vera e inconfessabile, pensata e voluta ben prima della riforma Madia. Svendere un gioiello di famiglia, con i conti in ordine e dalle immense potenzialità, per coprire buchi, consentiti nei bilanci delle Camere di Commercio dalle nefaste stagioni passate, sarebbe un rimedio peggiore del male, a non voler pensare di peggio”.

“Corretto un errore”

“Abbiamo corretto l’errore commesso dai governi precedenti, ponendo fine ad un periodo anomalo per il tessuto economico-produttivo siracusano”. Così Filippo Scerra e Paolo Ficara, parlamentari nazionali del M5S, commentano il via libera all’emendamento al decreto Sostegni bis che di fatto scorpora la Camera di Commercio di Siracusa e quella di Ragusa da Catania.

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“I procedimenti scaturiti da denunce e indagini, come le mosse attorno alla Sac ed all’aeroporto di Catania hanno alimentato nel tempo il sospetto di manovre che avrebbero danneggiato le province di Siracusa e Ragusa. Era una battaglia comune, senza distinzione di sorta, per i rappresentanti di quei territori” concludono i due deputati del M5S.

 

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