Il caos sulla chiusura, nella giornata di domenica, dei supermercati ha causato, comunque, la corsa per andare a fare la spesa. A Siracusa, fin dalle prime ore del mattino, si sono create delle lunghe file, tra cui in prossimità di un supermercato in via Tisia, una delle zone della città con più alta densità di abitanti.

Ma a preoccupare non sono tanto le code, quanto le distanze tra una persona ed un’altra (come emerge nella foto), in violazione del decreto anti coronavirus emanato dalla Presidenza del Consiglio. Come se non bastasse, alcuni di quei consumatori sono privi di mascherine, c’è, però, da dire che, in merito a questi dispositivi di protezione, la loro mancanza è diffusa su tutto il territorio nazionale.

A Siracusa, come in altri Comuni della Sicilia, sono praticamente esaurite, le farmacie non ne hanno, lo stesso sindaco, Francesco Italia, nei giorni scorsi, ha anche lanciato un appello, chiedendo a chi ne ha in casa di professionali di cederle al personale sanitario.  Anche il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Lucio Ficarra, in merito alle polemiche sulla cronica mancanza di mascherine, sollevata anche dai medici di famiglia, ha spiegato che si tratta di un problema di valenza nazionale.

Le file davanti ai supermercati appaiono come figlie di due modi diversi di affrontare la questione: da una parte la Regione che ha ne disposto la chiusura nella giornata di domenica, dall’altro il Governo nazionale, per cui i supermercati devono restare aperti per tutta la settimana, al fine di evitare proprio il problema delle code. In mezzo, ci sono i Comuni, a cui spetterebbe la regolamentazione degli orari. In attesa che gli enti si mettano d’accordo, i consumatori hanno deciso di prendere d’assalto i supermercati ma gli assembramenti hanno scatenato le reazioni di molti residenti che chiedono, a gran voce, l’arrivo delle forze dell’ordine.