“Se si continua con questo trend di aumenti dell’energia e del gas prevediamo un lockdown produttivo”. Lo dichiara a BlogSicilia il vice presidente regionale di Confcommercio Elio Piscitello che commenta la grave situazione del commercio dopo l’impennata dei costi energetici.
Perché, il cosiddetto caro bollette, oltre a colpire le famiglie e le aziende produttrici, sta fortemente penalizzando un comparto strategico per l’economia.

A Siracusa aziende vicine alla chiusura

A Siracusa, la situazione del commercio è delicata, alcune aziende procedono speditamente verso la chiusura.
“Registriamo un aumento esponenziale – dice il presidente di Confcommercio Siracusa, Elio Piscitello – dell’energia per le aziende che porterà alla chiusura in tante attività di vicinato o all’aumento esagerato del prezzo finale dei prodotti o servizi per il cliente finale”.
“Dopo la pandemia, ci mancava soltanto l’aumento dell’energia che insieme all’aumento della benzina, che oggi arriva a 2 euro al litro, sta segnando la vita anche di tanti commercianti e di piccoli imprenditori siciliani che già da anni subiscono violentemente il morso delle crisi” aggiunge Piscitello.

Misure del Governo insufficienti

“È insufficiente ciò che ad oggi ha previsto il governo nazionale – continua Piscitello -. Panni caldi su un infezione mortale. Occorre, per il prossimo trimestre, prevedere un abbassamento dei prezzi direttamente in bolletta, non servono forme complicate di rimborso o credito di imposta. Servono risposte immediate e radicali”.

Aumenti in bolletta fino al 110%

Da una indagine di Confcommercio che abbraccia tutti i settori del commercio, servizi, logistica, trasporti e del turismo, si evince un aumento che va dal 55% fino ad arrivare al 110%.
“Tutte le aziende sono in difficoltà esistenziale – conclude Piscitello -, ma soprattutto quelle energivore del nostro settore come panifici, ristoranti , pizzerie, pasticcerie, alberghi e grandi impianti sportivi. Aspettiamo di vedere la pianificazione dei sostegni per il secondo trimestre, ma prevediamo già una grande mobilitazione di tutti i settori”.