“In un momento tragico per la nostra nazione, l’Agenzia delle Entrate notifica atti ai contribuenti”. E’ l’urlo di protesta, lanciato dalla propria abitazione attraverso il suo personal computer, di un professionista siracusano, che ha ricevuto una busta: il mittente è l’Agenzia delle Entrate che chiede il pagamento dei tributi. Tutto nella normalità per il commercialista che, però, evidenzia il momento storico del nostro paese, alle prese con il Coronavirus, capace di paralizzare ogni attività, tranne qualcuna.  “Non capisco – spiega il professionista – perché perdono tempo ad emanare un decreto per la sospensione di tutti i termini per gli adempimenti fiscali e tributari”.

Tanti i dubbi dei contribuenti che si pongono degli interrogativi sui social, a cominciare dall’opportunità di far slittare le scadenze, per cui in tanti contano in un nuovo provvedimento del Governo nazionale per fermare, almeno in questa fase, la macchina della riscossione. Qualche giorno fa, intervistata durante una trasmissione radiofonica, il viceministro dell’Economia Laura Castelli ha detto che ci sarà “una parte fiscale molto importante di sospensione di pagamenti, pagamento di ritenute, contributi”.

Il viceministro ha anche detto che “Bisogna anche guardare la situazione dei comuni: se non presa in tempo ci potremmo trovare con comuni che vanno in default per mancate entrate. Lo dico perché un comune in default vuol dire servizi essenziali in meno per i cittadini.”

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