La corsa del Covid19 a Siracusa è senza ostacoli e nella giornata di oggi il numero dei positivi è di 2932, ad un passo dal tetto dei 3 mila contagiati che, comunque, sarà sforato. Da domani, comunque, la città entrerà in zona arancione, come disposto dal presidente della Regione, così come altri 16 Comuni della provincia, a testimonianza di una situazione sanitaria piuttosto preoccupante.

I ricoveri in ospedale

Sono 45 i ricoveri all’ospedale Umberto I di Siracusa, uno in meno rispetto a ieri, ma due pazienti sono in Terapia intensiva. 33 di questi appartengono alla fascia anagrafica tra i 60 anni e gli over 80; 5 tra i 50 ed in 59 anni, 3 tra i 40 ed i 49. Segno che a pagare le conseguenze  è sempre la popolazione più anziana.

Scuole chiuse

A causa dell’impennata del contagio e della conseguente entrata in zona arancione, i sindaci del Siracusano, nelle ore scorse, hanno firmato un’ordinanza che impone la chiusura delle scuole dell’obbligo dal 10 al 19 gennaio, per cui le lezioni si terranno con la Didattica a distanza, la famigerata Dad.

L’intervento della Regione

Poche ore fa, però, il Governo regionale, al termine di un vertice, ha ritenuto di modificare il calendario scolastico 2021-2022, “riducendone di tre giorni  la durata originariamente prevista, pur sempre nel rispetto del numero minimo di giornate scolastiche. Pertanto il rientro a scuola, inizialmente previsto per lunedì 10 gennaio, avverrà in Sicilia il successivo giovedì 13. In ogni caso, la task-force regionale sarà riconvocata per mercoledì 12 gennaio” si legge in un comunicato della Regione.

La perplessità dei sindaci del Siracusano

Quanto la nuova decisione della Regione influirà sulle ordinanze dei sindaci del Siracusano è ancora difficile comprenderlo. “Attendo di conoscere il contenuto del provvedimento della Regione e poi faremo le valutazioni” dice il sindaco di Avola, Luca Cannata.

“Fare screening prima del rientro” dice il Pd

Il Pd di Siracusa, in merito al contenimento del contagio, propone delle azioni preventive, prima del rientro in classe degli studenti.

“Occorre mettere in campo azioni mirate e non più differibili come screening da effettuarsi prima del rientro a scuola, mascherine FFP2 gratuite per tutto il personale scolastico, dotare le aule di rilevatori Co2 e prevedere investimenti per installare in tutte le aule dispositivi di ricambio d’aria” spiega il segretario provinciale del Pd, Salvo Adorno.

 

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