Sulla crisi politica nel M5S, esplosa dopo l’esito delle amministrative e proseguita sulla questione delle armi da inviare all’Ucraina e con l’ipotesi di una scissione guidata dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, la deputazione siracusana ha scelto.
Deputati siracusani M5S con Conte
“Stiamo dalla parte del M5S” taglia corto il deputato nazionale Paolo Ficara, che, in sostanza, vuol dire schierarsi con l’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Sulla stessa linea di Ficara, ci sono Filippo Scerra, Maria Marzana, Paolo Pisani così come i parlamentari regionali del M5S, Stefano Zito e Giorgio Pasqua. Il casus belli è la posizione del Governo Draghi sul conflitto in Ucraina, favorevole all’invio di armi che, però, confligge con quella ufficiale del M5S ma sconfessata da Di Maio, il quale, in queste ore, sta provando a crearsi un gruppo di fedelissimi.
La scissione
Secondo quanto riportato dall’AGI il ministro degli Esteri avrebbe dalla sua parte 11 senatori e 24 deputati. Tra i senatori ci sono Trentacoste, Presutto, Di Nicola, Campagna, Nocerino, Donno e Vaccaro sarebbero pronti a lasciare il M5s per formare il nuovo gruppo vicino al ministro Di Maio. Con loro, uscirebbe dal M5s anche il senatore Fenu che, tuttavia, non farebbe parte dei ‘dimaiani’
Non ci sono, dunque, siracusani tra gli scissionisti, del resto lo stesso Paolo Ficara, nei giorni scorsi, sulla sua pagina social ha pubblicato il documento del Consiglio nazionale del M5S in cui è indicato un passaggio chiave sulla guerra.
Il documento sulle armi in Ucraina
“Riteniamo assolutamente – si legge nel comunicato stampa del M5S – opportuno che l’Italia, dopo avere già inviato varie forniture comprensive anche di armamenti per consentire all’Ucraina di esercitare il diritto alla legittima difesa di cui all’art. 51 della Carta delle Nazioni Unite, concentri adesso i suoi sforzi sul piano diplomatico, promuovendo, in particolare, un’azione sinergica anche con altri Paesi europei per giungere a una soluzione equilibrata, equa e sostenibile”.
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