• Tragedia a Solarino con il suicidio di un giovane
  • Il drammatico gesto legato a questioni sentimentali
  • Inutili i tentativi dei soccorritori
  • Si è ucciso impiccandosi

Un giovane di 22 anni di Solarino si è tolto la vita stamane impiccandosi nella zona della Madonnina sulla statale 114 nel tratto tra Solarino e Palazzolo Acreide.

Dramma dell’amore

Un tragedia che ha sconvolto la comunità ma secondo alcune persone vicine alla vittima alla base del gesto ci sarebbero questioni sentimentali, forse un amore non corrisposto che avrebbe fatto crollare i nervi al ragazzo e dopo una notte insonne, nelle prime ore del mattino, si è recato in quella zona, probabilmente scelta non a caso, per farla finita. Si è impiccato e poco dopo il dramma qualcuno si è accorto del ragazzo ma per lui non c’era più nulla da fare, il suo cuore aveva già cessato di battere.

Gli accertamenti

La notizia è rapidamente rimbalzata a Solarino, bussando tragicamente alla porta della casa della famiglia della vittima. Una vita tranquilla quella del giovane che, secondo alcune fonti, lavorava insieme al padre in una officina. I carabinieri della stazione di Solarino stanno compiendo degli accertamenti sulla vicenda allo scopo di verificare se le cose sono andate davvero così e nelle prossime ore, non appena sarà ultimata l’ispezione cadaverica, tutti i dubbi su questa drammatica storia saranno risolti.

Suicidio in ospedale

Nei giorni scorsi, un uomo di 54 anni si è tolto la vita lanciandosi nel vuoto da una finestra dell’ospedale Umberto I di Siracusa. Il paziente si trovava ricoverato nel reparto di Psichiatria e nelle prime ore del mattino potrebbe avere avuto un crollo nervoso che gli avrebbe fatto prendere la decisione di farla finita. Sarebbe riuscito a guadagnare il primo piano, passando presumibilmente inosservato, ed a quel punto si è lanciato procurandosi delle ferite piuttosto serie, sulla scorta dei racconti di alcuni testimoni.

La denuncia

Sulla vicenda del paziente dell’ospedale è intervenuta l’associazione Astrea. “Ciò che non riusciamo a spiegarci è come sia potuto accadere in un reparto di Psichiatria laddove invece i pazienti vanno monitorati e curati proprio perché sono sotto effetto di psico-farmaci” spiegano Rossana La Monica e Eleonora Zuppardi, presidente e componente dell’associazione.