Si è dichiarato estraneo ai fatti, una versione confermata anche dagli altri due arrestati. Nonostante questo, però, Antonio Bonafede, consigliere comunale del Pd a Siracusa, rimarrà in carcere.
Così ha deciso il gip di Ragusa Giovanni Giampiccolo, accogliendo la richiesta della procura e convalidando il fermo in carcere di Bonafede, di Salvatore Mauceri e di Antonio Genova.
I tre uomini sono stati arrestati lo scorso 29 aprile dagli uomini della squadra mobile di Ragusa e Siracusa mentre, nel porto di Pozzallo, erano in procinto di imbarcarsi su un traghetto diretto a Malta con un trolley contenente 20 chili di droga ( marjiuana e hashish ) per un valore di mercato di circa 400 mila euro.
Un arresto, quello del consigliere comunale aretuseo, che ha destato scalpore e scaturito non poche polemiche. Bonafede, comunque, ha risposto alle domande del gip dichiarandosi completamente estraneo ai fatti. Secondo la sua versione Mauceri e Genova gli avrebbero chiesto un passaggio per raggiungere il porto di Pozzallo, avendo perso il traghetto, però, i tre avrebbero pernottato per poi imbarcarsi il giorno seguente.
Secondo quanto dichiarato da Bonafede, il suo obiettivo a Malta era quello di aprire un’attività commerciale: il consigliere comunale avrebbe anche ammesso di non conoscere il contenuto del trolley trasportato dagli altri due compagn di viaggio.
L’avvocato di Bonafede ha già annunciato che ricorrerà al tribunale del riesame contro la decisione del gip, anche perchè negli altri interrogatori, sia Mauceri che Genova avrebbero confermato la versione del consigliere comunale di Siracusa che, per il momento, rimane in carcere.
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