Da Siracusa a Parigi per amore della danza. E’ la storia di Manuel Anas Junior, in arte Neji, unico ballerino italiano in gara alle fasi finali della Red Bull Dance Your Style World Final in programma il 12 ottobre a Parigi, sul palco de La Grande Halle de la Villette, dove affronterà i migliori ballerini di Street Dance del mondo.
Ballerini e ballerine provenienti da 29 Paesi si sfideranno in gare testa a testa ad eliminazione diretta improvvisando sulla base di grandi successi musicali che spazieranno dal rock al funk, la dance, la trap e il pop. Ciascuno eseguirà i passi della disciplina di Street Dance di appartenenza (Hip Hop, House, Locking, Popping, Waacking e Breaking).
Neji ha 32 anni, è di origini filippine ma è nato a Reggio Calabria e cresciuto a Siracusa, città che ama e che porta sempre nel cuore. A Milano nei mesi scorsi, dopo aver battuto avversari di grosso calibro, ha ottenuto il pass per la finale di Parigi.
“Provo un insieme di emozioni, – dice a Blogsicilia – ho voglia di mettermi in gioco. Sono molto onorato di rappresentare l’Italia e di poter scambiare e condividere questo momento con artisti che stimo. Voglio sfruttare quest’occasione e cercare di esprimermi al meglio, mi voglio divertire!”
Un traguardo eccezionale per il giovane Neji la cui passione per la Street Dance parte da lontano e in modo un po’ fortuito.
Nel 2002 si trovava in un negozio di abbigliamento sportivo dove, piuttosto che fare compere, si era bloccato a guardare un video di break-dance proiettato sullo schermo; i movimenti di quei ballerini lo hanno talmente stregato che ha iniziato a studiare per imparare a muoversi come loro.
“Ho continuato da ‘autodidatta’ per quasi due anni. Poi succede questo: inizi a frequentare la scena, conosci persone con la tua stessa passione, e anche con più esperienza. Iniziai così a frequentare un vero corso di breaking ed entrai in questo mondo a 360 gradi.
Per quanto riguarda il Poppin – la mia specialità di danza – non ho mai avuto un insegnante che mi guidasse. Ho frequentato poche lezioni ma con artisti che mi hanno saputo trasmettere quello che mi serviva e mi hanno saputo indirizzare nella giusta via”
Il Poppin è appunto la sua specialità, uno stile che nasce dalla fusione di tanti stili e che ogni artista interpreta in modo personale.
“Non esiste una definizione universale – spiega Neji -. L’esperienza mi ha portato a capire che ognuno ha un proprio modo di vivere questo stile, giustamente tutto parte dalle foundation (le basi).
Il popper, per me, è fusione tra musica e corpo. In parole povere ci muoviamo formando delle strutture con rotazioni e isolazioni del corpo per poi contrarre i muscoli creando così un effetto che potremmo definire “meccanico”. Il popper in realtà racchiude molti stili: Poppin, Boogaloo, Waving, Groundmoves, Toy man, Tuttin, Animation etc… Dunque il popper è l’addizione tra tutte queste varianti.”
Ballare è una parte fondamentale della sua vita ma nel tempo libero gli piace stare in famiglia e con gli amici, circondato dagli affetti che rappresentano per lui valori imprescindibili. E se palco è il suo habitat naturale nel lavoro, i fornelli sono il rifugio domestico preferito.
“La cucina è un’altra grande passione, infatti nel tempo libero amo dilettarmi ai fornelli e soprattutto amo cucinare per gli altri.”
Ma per ora il suo unico pensiero è la finale di Parigi, gli allenamenti sono più intensi del solito perché la posta in palio è alta e bisogna farsi trovare pronti.
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