Il nuovo incendio alla Ecomac, il deposito di materiale plastico nel territorio di Augusta, sta creando scossoni istituzionali.

Dove sono i controlli?

Il sito, già dato alle fiamme il 5 luglio scorso, per non parlare del rogo di qualche anno fa, è tra le priorità del nuovo prefetto, Chiara Armenia, come da lei stesso dichiarato nella conferenza stampa del suo insediamento ma nonostante le dichiarazioni sui controlli, soprattutto per evitare disastri ambientali in una zona già fortemente compromessa, nella serata di ieri è scoppiato un altro focolaio.

Il sindaco di Melilli, “verifiche su ipotesi di inquinamento”

La nube era evidente nei Comuni industriali, come Priolo, Augusta e Melilli ed ha destato non poche preoccupazioni, del resto un mese e mezzo fa il rogo liberò benzene e diossina. “Oggi ripartiamo con un’attività ispettiva per capire cosa sia accaduto, per cui parleremo con Prefettura, vigili del fuoco ed Arpa per comprendere cosa ha innescato l’incendio e se ha ricreato ipotesi di inquinamento” spiega a BlogSicilia il sindaco di Melilli, Peppe Carta, nonché deputato regionale del Mpa e presidente della Commissione Territorio ed ambiente.

Il Pd, “sgombero dei rifiuti”

La segreteria provinciale del Pd, con in testa il suo leader, Piergiorgio Gerratana, e la responsabile  Ambiente, Giusy Genovesi, chiede che siano tolti i rifiuti da quel deposito, evidentemente ormai ingestibile.

“Si tratta dell’ennesimo rogo che conferma – si legge nella nota della segreteria provinciale del Pd di Siracusa – un’evidente mancanza di sicurezza nella gestione dell’impianto e dei rischi connessi agli incendi. A questo si aggiunge l’enorme pericolo di inquinamento per la popolazione, reso ancora più grave dalla vicinanza dell’impianto agli altri stabilimenti industriali presenti nell’area. Riteniamo inaccettabile che il territorio e i cittadini continuino ad essere esposti a simili emergenze senza risposte concrete e definitive. Per questo chiediamo con forza: lo sgombero immediato di tutti i rifiuti presenti nello stabilimento; la bonifica integrale e urgente dell’area, per mettere in sicurezza il sito ed evitare ulteriori episodi di rischio ambientale e sanitario”.

La richiesta di incontro al prefetto

La segreteria provinciale del Partito Democratico fa sapere anche che chiederà “un incontro ufficiale con la Prefetta di Siracusa, al fine di sollecitare azioni rapide, incisive e coordinate che restituiscano serenità e tutela al nostro territorio”.

Il presidente del Libero consorzio

Decisamente più ottimista il presidente del Libero consorzio di Siracusa, Michelangelo Giansiracusa. “L’ARPA ha  escluso la necessità di particolari misure di cautela e l’evento appare circoscritto” ha scritto nella serata di ieri. Un sentito ringraziamento va alla Prefettura per il tempestivo coordinamento dell’intervento e per la pronta attivazione di tutte le strutture competenti”.

Gennuso, “mancanza di vigilanza”

“L’incendio che ha colpito il deposito Ecomac di Augusta rappresenta un fatto gravissimo che non può ripetersi a distanza di poche settimane. Questo episodio anche segno di una possibile mancanza di vigilanza sul sito che mette a rischio la salute della comunità locale a causa dei fumi inquinanti dispersi nelle aree circostanti”. Lo dichiara il deputato regionale di Forza Italia Riccardo Gennuso all’indomani dell’incendio divampato ieri sera nel deposito Ecomac di Augusta a un circa un mese da un simile episodio che portò anche a una serie di accertamenti sulle sostanze rilasciate nell’aria dalla combustione dei rifiuti.

Gilistro, “unità di crisi permanente”

“La misura è colma. A distanza di appena sette settimane dal disastro del 5 luglio, ci ritroviamo a fronteggiare un nuovo episodio e per di più nello stesso impianto. È evidente che qualcosa, a qualche livello, non funziona e che vi siano gravi criticità che non possono più essere ignorate. Da tempo  ho avanzato la proposta di istituire una unità di crisi permanente nella zona industriale, capace di garantire interventi rapidi e comunicazioni tempestive alla popolazione. I fatti confermano l’urgenza di procedere  in questa direzione, insieme ad una riforma strutturale del sistema di controllo e di coordinamento delle emergenze ambientali, oggi non sempre adeguato”. Lo afferma il deputato regionale del M5S, Carlo Gilistro.