Il successo delle liste, in ogni tornata elettorale, si sa, dipende dai candidati. E chi ha i migliori è destinato a riscuotere i maggiori consensi.

Le elezioni nei 4 Comuni siciliani

Naturalmente, non fanno eccezione le elezioni nei Comuni dell’isola, tra cui Catania, Siracusa, Trapani e Ragusa ma, secondo autorevoli fonti politiche, nei partiti centristi, riconducibili al Centrodestra,  si starebbe consumando una fortissima rivalità sulla composizione delle liste, in particolare tra la nuova Democrazia cristiana di Totò Cuffaro ed i Popolari e Autonomisti dell’altro ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo.

L’accordo tra Romano e Cuffaro

Il nodo sarebbe la nuova collocazione del movimento Noi moderati, legato all’ex ministro Saverio Romano ed a Maurizio Lupi, che ha sottoscritto un patto con il partito di Cuffaro, al punto che è stato realizzato un nuovo simbolo “Noi moderati – Democrazia cristiana” .

Romano e Lombardo insieme alle Regionali

Una mossa che non sarebbe stata graditissima al leader del Mpa o Popolari e Autonomisti, del resto, appena qualche mese fa, in occasione delle elezioni regionali, il movimento di Lombardo aveva siglato un’intesa con Noi con l’Italia, dunque con Saverio Romano, a sostegno della candidatura di Renato Schifani alla presidenza della Regione siciliana.

“In questa prospettiva non posso che riconoscere il grande impegno e la determinazione che l’amico Raffaele Lombardo ha profuso in queste settimane” diceva Saverio Romano a poche settimane dal voto del 25 settembre. Le cose sono cambiate, Romano e Cuffaro, forti di un’antica amicizia, personale e politica, hanno deciso di convergere in uno stesso partito che si presenterà compatto alle elezioni nei 4 Comuni siciliani.

Le tensioni nei centristi

Questo patto potrebbe aver scombinato i piani nella composizione delle liste con riverberi proprio nel Mpa, che, forse, si sarebbe fatto altri conti. Da qui, le tensioni all’interno dei partiti che sono dentro la coalizione del Centrodestra.

L’interrogazione del Mpa

Nei giorni scorsi, il deputato regionale del Mpa, Giuseppe Carta, si è reso protagonista di una interrogazione parlamentare, rivolta al presidente della Regione, Renato Schifani su “deprecabili” cambi di casacca. Nessun riferimento, da parte dello stesso parlamentare autonomista, alla nuova Democrazia cristiana ed a Noi moderati ma un appello generico a porre un freno, mutuando una espressione calcistica, alla campagna acquisti.

L’uscita di Carta ha creato molti frizioni e polemiche, non pubbliche ma dentro la stessa macchina politica, al punto che, lo stesso deputato, poche ore fa, è tornato sulla vicenda con un comunicato.

“Il nostro grido d’allarme riguarda i vergognosi cambi di casacca degli ultimi giorni – prosegue Carta – della politica di un’intera regione e in particolare quella di Siracusa, dove la nostra azione ha evitato il peggio, evitando ipotesi di trasformismi elettorali. L’interrogazione al presidente Schifani – conclude Carta – è mirata a vigilare su
quanto accadrà nelle prossime settimane e fino alla chiusura delle liste elettorali.”

 

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