Forza Italia ha deciso di riunirsi per trovare una linea unica sulle elezioni nei Comuni del Siracusano in cui si andrà a votare ma le attenzioni sono soprattutto sul capoluogo.

Al vertice, tenutosi a Siracusa, hanno preso parte l’ex ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, il deputato regionale Riccardo Gennuso, l’ex assessore all’Agricoltura, Edy Bandiera, l’ex sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, e l’ex presidente del Consiglio comunale di Siracusa, Ferdinando Messina.

Il nome di Assenza

Il piatto forte è stato naturalmente il nome del possibile candidato a sindaco e dentro il partito di Berlusconi ci sono molte ipotesi, tra cui quella di Giuseppe Assenza, ex assessore di Siracusa nella giunta di Titti Bufardeci ed ex presidente dell’Ias, che, sebbene non tesserato a Forza Italia, avrebbe il gradimento dei suoi storici amici, tra cui l’ex ministro Prestigiacomo.

Gennuso su Messina

Gennuso, che ha un peso specifico nel partito, forte del seggio all’Ars, avrebbe preferenze per Ferdinando Messina, presente al vertice, e sarebbe per il parlamentare regionale e per il padre, Pippo Gennuso, la persona giusta attorno al quale pianificare la campagna elettorale.

Il ruolo di Bandiera

E poi c’è Edy Bandiera, che, sebbene arrivato secondo nella corsa per un seggio a Palermo, nella lista di Forza Italia, ha ottenuto un ragguardevole risultato in termini di preferenze, soprattutto a Siracusa. Bandiera, figlio dell’ex sindaco Gaetano Bandiera, è stato presidente del Consiglio comunale di Siracusa dal 2008 al 2013. Nel 2013, si candidò a sindaco di Siracusa ed in quella tornata elettorale il Centrodestra si presentò con due candidati forti, tra cui lo stesso ex assessore regionale all’Agricoltura ed Ezechia Paolo Reale, con quest’ultimo andato al ballottaggio, perso con Giancarlo Garozzo, espressione del Centrosinistra.

Che farà la senatrice Ternullo?

In effetti, lo schema, per le amministrative della prossima primavera, potrebbe ripetersi: un Centrodestra diviso che favorirebbe il sindaco in carica, Francesco Italia, che intende ottenere un secondo mandato. Non c’era al vertice di Forza Italia la senatrice Daniela Ternullo, che ha preso il posto di Gianfranco Micciché, il quale ha preferito il seggio all’Ars. E ci si chiede che ruolo avrà nelle trattative dentro Forza Italia.

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