“Il fondo ha 607 milioni per il ciclo di programmazione 2014 2020 che si spalmerà fino al 2024”. Lo ha detto a Siracusa il prefetto Stefano Gambacurta, responsabile del Programma nazionale Isf a margine dell’incontro avvenuto stamane sulla nave Dattilo della Capitaneria di Porto di Siracusa per la presentazione del Programma nazionale del Fondo di Sicurezza interna.
La scelta su Siracusa
“Abbiamo scelto la Sicilia non a caso, in parte perché per un motivo logistico e volevamo far vedere quello che abbiamo realizzato con questi fondi. La nave Dattilo è stata acquistata con fondi europei nel precedente ciclo di programmazione. Ovviamente però non è soltanto l’aspetto logistico. Il Fondo finanzia progetti e iniziative per la tutela e la gestione delle frontiere esterne dell’Unione europea. E allora questo voleva essere un modo per stare sulla linea del fronte e per essere vicino anche ai siciliani e alla Sicilia, che è forse la parte più calda della linea del fronte delle nostre frontiere marittime”. Il prefetto ritiene l’area della Sicilia orientale strategica sotto l’aspetto militare.
Sicilia strategica
“La Sicilia è storicamente una regione – dice il prefetto- strategica per l’Italia e lo è evidentemente anche per i suoi porti. Lo è anche in questo momento naturalmente per i fenomeni migratori ma anche perché è uno dei punti dove si concentra l’attività investigativa delle forze di polizia nel contrasto alla criminalità in particolar modo quella organizzata”.
Immigrazione, accordo con Libia e Tunisia
“Per noi diventa fondamentale l’accordo con la Tunisia, l’accordo con la Libia. Il governo presidente del Consiglio sta lavorando da questo punto di vista”. Lo ha il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni nel corso della presentazione del Programma nazionale del Fondo di Sicurezza interna.
“C’è un impegno del Governo importante su tutti i piani, sia sui piani nazionali che sui piani comunitari. Piani internazionali per contrastare l’immigrazione clandestina, lavorando soprattutto sul controllo delle frontiere esterne, lavorando sulla dimensione esterna”.
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