“Il sindaco emana ordinanze che lui stesso non riesce a rispettare. Dimissioni”. Lo chiede il leader del movimento Civico 4 Michele Mangiafico che denuncia lo stato di abbandono di alcune aree della città dove ormai la vegetazione ha preso il sopravvento e con l’estate alle porte il rischio di incendi è molto concreto.

L’esponente dell’opposizione al sindaco di Siracusa ricorda che l’amministrazione comunale ha emanato un’ordinanza che intima ai proprietari dei terreni incolti di provvedere alla loro bonifica altrimenti correranno il rischio di essere sanzionati.

La pista ciclabile

Il paradosso di questa vicenda è che – dice il leader del movimento, Michele Mangiafico – da settimane centinaia di segnalazioni relative alla mancata pulizia dei terreni comunali, con il rischio che la città venga esposta a quegli incendi che, puntualmente, si verificano, oltre che ad altri rischi correlati al proliferare della vegetazione lungo i bordi delle strade e delle corsie ciclabili e, infine, nella stessa pista ciclabile intitolata a Rossana Maiorca”.

“La città è una giungla”

Civico 4 accusa l’attuale amministrazione di aver trasformato la città in una giungla

“Questa amministrazione giunta al tramonto della propria esperienza ha spesso attaccato in maniera diretta i cittadini, motivando il degrado diffuso con l’inciviltà delle persone. – continua Mangiafico – Ma si è mai interrogata sul fatto che non sia credibile uno sporcaccione che rimprovera un altro sporcaccione di non tenere pulita la parte di propria competenza?”

Mangiafico sostiene inoltre che “alla data odierna la giunta non ha neanche approvato la proposta di bilancio che andrà, prima, ai revisori dei conti e, poi, al Commissario straordinario. Dunque, la città non avrà un bilancio prima dell’estate”.

“Nel Peg (Piano esecutivo di gestione) approvato dalla Giunta Municipale per il 2021, lo scorso anno nessuna voce era stata destinata da parte dell’Amministrazione comunale al tema della prevenzione degli incendi o dell’azione in danno ai proprietari di terreni incolti”.