Raggiunto l’accordo tra Diventerà Bellissima, Forza Italia ed alcuni movimenti legati al Centrodestra, piuttosto vicini al sindaco di Priolo, Pippo Gianni, per le nomina del Cda, relativo alla parte pubblica, dell’Ias. Si tratta del depuratore consortile di Priolo, che vede la partecipazione di aziende private, tra cui Sonatrach Raffineria Italiana, Isab, Sasol, Versalis, e di enti pubblici, come il Consorzio Asi ed i Comuni di Priolo e Melilli.

L’impianto, che tra le sue funzioni prevede il trattamento chimico fisico e biologico delle acque di scarico reflue civili ed industriali, lo smaltimento dei fanghi conseguenti al trattamento delle acque reflue e la gestione di impianti idrici per l’approvvigionamento e la distribuzione di acque civili ed industriali, era finito nella primavera del 2019 sotto sequestro nell’ambito dell’inchiesta No Fly della Procura sulle emissioni dei cattivi odori.

L’Ias ha sempre scatenato gli appetiti della politica non solo per l’importanza dell’impianto ma anche per essere uno spazio di esercizio di potere.  In lizza, per 3 posti, compreso il ruolo di presidente, ci sono l’imprenditore ragusano Giovanni Occhipinti, sostenuto da Diventerà Bellissima del presidente della Regione, Nello Musumeci, l’ex consigliera comunale di Siracusa Federica Barbagallo, appoggiata dalla parlamentare nazionale azzurra, Stefania Prestigiacomo e l’attuale presidente dell’Ias, l’avolese Patrizia Brundo, assai vicina al sindaco di Priolo, Pippo Gianni, in lizza per riavere il mandato.

Occhipinti, già coordinatore ragusano di Diventerà Bellissima, nei mesi scorsi è stato indicato dal presidente Musumeci a presiedere l’Irsap dopo esserne stato il commissario. L’incarico di presidente però è saltato per la mancanza dei requisiti previsti dalla legge ed è su questo punto che l’ex presidente del Wwf, Giuseppe Patti è intervenuto.

“Il presidente Musumeci disattende – dice Giuseppe Patti – le indicazioni della commissione Affari Costituzionali dell’Ars, dove neanche la maggioranza di Centrodestra non ha difeso l’indicazione della proposta di (ri)nomina a commissario dell’Irsap, nell’ottobre scorso per mancanza di titoli. Invece per la nomina dall’Ias aggira l’ostacolo con un  procedimento che di democratico ha poco, ovvero con l’indicazione di una terna che l’assessore Turano invierà al Consiglio di Amministrazione che nominerà il presidente”.

“Le nomine poco trasparenti non rendono giustizia al “popolo inquinato” del territorio di Siracusa e questo il presidente Musumeci dovrebbe capirlo.  Inoltre posso – dice Patti -comprendere la scelta di un non siracusano, se la scelta cadesse sulla nomina di un super manager di chiara fama, ma questa decisione ci mortifica ulteriormente.  Inutile ricordare che il depuratore consortile dell’Iaè stato più volte additato come il responsabile delle insopportabili “puzze” che i cittadini del quadrilatero industriale di Augusta, Priolo, Melilli e Siracusa subisco. “Puzze” che spesso nascondo il nemico invisibile dell’inquinamento dell’aria”