“Confidiamo in una rapida assegnazione delle risorse previste, pari circa 50 milioni di euro, per poter iniziare ad adeguare le infrastrutture e farci trovare pronti tra due o tre anni circa con l’obiettivo di avviare le attività dell’eolico offshore nel porto di Augusta”. Lo ha detto il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia orientale (Adsp) Francesco Di Sarcina, in occasione dell’evento “Offshore Wind Revolution” al Marina Yachting di Palermo.

Il cambio di passo

Un  cambio di passo notevole per il porto di Augusta, da oltre 60 anni, punto di riferimento per i colossi del Petrolchimico di Priolo che intravede il tramonto, accelerato dalla Transizione energetica. Una soluzione da tempo sollecitata da Legambiente, con uno storico esponente dell’associazione, Enzo Parisi, che ne parlò in occasione di una puntata di Talk Sicilia. Sulla stessa linea anche alcuni pezzi di sindacato, in particolare i metalmeccanici che hanno sempre spinto verso questa soluzione verde.

Il piano

“Grazie alla pubblicazione del decreto Energie è accertato a tutti gli effetti che Augusta e Taranto sono stati individuati come porti italiani hub per lo sviluppo del comparto dell’eolico offshore. Ad Augusta siamo arrivati dopo un lavoro di riflessioni e approfondimenti fatti sia col governo nazionale che col governo regionale, tanto che con il presidente della regione Renato Schifani abbiamo concordato una candidatura unitaria della Sicilia, perché Augusta si è dimostrata avere – ha proseguito Di Sarcina – rispetto agli porti siciliani, le attitudini e spazi maggiori per poter essere competitiva. Sul fronte dell’organizzazione delle aree, abbiamo già iniziato i confronti con gli operatori privati interessati che detengono questi spazi necessari alle attività e con i  soggetti a livello nazionale interessati a vario titolo alla filiera complessiva e contiamo di definire i ruoli di ciascuno in parallelo all’adeguamento delle ultrastrutture indispensabili”.

La filiera

“Augusta ha già tutte le caratteristiche che servono alla filiera logistica dell’offshore – ha concluso Di Sarcina – siamo certi che l’assegnazione di questo ruolo, che il governo ci ha riservato, stimolerà grossi player nazionali e internazionali a dialogare con noi, come del resto già stiamo notando in considerazione del fatto che siamo invitati spesso all’estero per discutere il ruolo di Augusta nel mar Mediterraneo”.