Qualcuno ad Avola, in modo provocatorio, ha già deciso di allestire l’albero di Natale ma anziché addobbarlo con le palline ed i festoni, ha usato le cartelle di pagamento delle imposte locali.

Il regalo di Natale

E’ bufera nel Comune del Siracusano con molti contribuenti imbufaliti per questo “regalo” ma a protestare non sono tanto coloro che non hanno mai pagato quanto quelli che hanno già provveduto a regolarizzare la loro posizione.

Le code

E così, in questi giorni si sono formate delle lunghe code davanti agli uffici ed è probabile che le proteste siano destinate a continuare. Per recuperare i soldi delle imposte, l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco di Fratelli d’Italia, Rossana Cannata, si è affidata ad una società che sta provvedendo a compiere il lavoro per cui gli è stato affidato l’incarico.

I ruoli non depurati

Il problema, secondo quanto sostenuto da una fonte del Comune, è che il governo della città, nel consegnare tutta la documentazione all’azienda, non avrebbe provveduto a “depurare” i ruoli. In sostanza, in questo “malloppone” non sarebbero stati stornati i contribuenti che negli anni scorsi non hanno pagato le imposte ma che di recente, hanno regolarizzato la loro posizione, magari con la rateizzazione. Da qui, le lamentele e le vibranti proteste di coloro che ritengono di aver già pagato le tasse locali.

La questione dei residui attivi

C’è, però, un’altra questione, quella dei cosiddetti residui attivi, legati alle imposte, cioè le entrate accertate ma non ancora riscosse che sono crediti, in questo caso del Comune nei confronti di terzi. E sono tra le voci inserite nel bilancio dell’ente, non solo certamente ad Avola ma in tutte le amministrazioni pubbliche. Il rischio di fare confusione è elevatissimo, erodendo i delicatissimi equilibri nei bilanci ma, per il momento, è solo una ipotesi.