La 57esima edizione delle rappresentazioni classiche al Teatro greco di Siracusa è stata definita tra le migliori, almeno sotto l’aspetto dei numeri. Sono stati venduti 140.490 biglietti, stando ai dati forniti dalla Fondazione Inda, organizzatrice dell’evento, mentre sono state 44 le repliche dei tre spettacoli (Agamennone, Edipe Re e Ifigenia in Tauride), alcune delle quali hanno fatto registrare il tutto esaurito.

Cda boccia il soprintendente Calbi

Eppure, il Cda dell’Inda, nell’indicare la terna di nomi per il nuovo soprintendente, non ha inserito quello dell’attuale, Antonio Calbi, che ha traghettato la Fondazione nel periodo più buio, quello della pandemia. Una decisione che assume i contorni politici perché a contestarla sono alcuni esponenti del Pd, tra cui Salvo Baio, Mario Blancato e Roberto Fai, per i quali la bocciatura di Calbi è spiegata così: “perchè ritenuto, a quanto si dice, litigioso” dicono i rappresentanti del Pd. Nonostante, la bocciatura, Calbi potrebbe prolungare la sua esperienza da soprintendente, in quanto il ministero della Cultura ha invitato l’Inda a predisporre un bando per la nomina.

L’avviso pubblico

“Il CdA poteva farlo? Per rispondere dovremmo conoscere – dicono i 3 del Pd – la motivazione della bocciatura, che non può dipendere certo dalla presunta litigiosità del sovrintendente. La terna dei nomi è stata rigettata dal ministero della Cultura, il che equivale ad un vera e propria sconfessione dell’ operato del CdA, che dovrà procedere con avviso pubblico, stabilendo i necessari requisiti e i criteri di valutazione dei curricula. A tale avviso potrà partecipare Antonio Calbi, senza litigare”.

“Spieghino le ragioni del no a Calbi”

Gli esponenti del Pd chiedono al Cda di spiegare le ragioni del no a Calbi. “Il sovrintendente, dice lo statuto, elabora i programmi di attività – dicono gli esponenti del Pd – della Fondazione sulla base degli indirizzi artistici e culturali proposti dal consigliere delegato. La dottoressa Valenzise, che è la consigliera delegata, può dirci se il sovrintendente Calbi si è discostato dai programmi e se glielo ha fatto rilevare formalmente?

“Altro compito del sovrintendente è quello di dirigere e coordinare in autonomia l’attività di produzione artistica. Ha diretto e coordinato male? Non sembrerebbe a giudicare dai comunicati trionfalistici emessi dalla Fondazione dopo ogni ciclo di spettacoli classici, diretti e coordinati proprio dal sovrintendente”

 

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