Ha rotto il setto nasale di una ragazza con cui aveva litigato durante una gita scolastica. Protagonista di questa aggressione è una quindicenne, coetanea come la vittima, entrambe iscritti nello stesso istituto superiore a Lentini, nel Siracusano, dove è avvenuto l’episodio, secondo quanto riportato da Leontininews.

Non ci sono denunce

Non ci sarebbero denunce da parte della famiglia della ragazza ferita con cui la quindicenne avrebbe avuto un diverbio nel corso della vacanza con la scuola e quando sarebbero tornate a casa, la ragazza autrice dell’aggressione avrebbe contattato la sua compagna a cui avrebbe dato un appuntamento nel cuore di Lentini.

L’intervento di un passante

Prima sarebbero volate parole grosse poi, approfittando di un momento di distrazione, la 15enne ha preso a calci e pugni la vittima, tratta in salvo da un passante.

Il caso a Brescia

A Roè Volciano, in provincia di Brescia, una ragazzina di 15 anni ha ferito a coltellate una 14enne durante una lite vicino alla fermata dell’autobus di una scuola. È accaduto ieri, giovedì 21 marzo.

Le due giovani sono entrambe di Brescia e di origini marocchine. La vittima è stata trasferita in ospedale in condizioni serie ma non è in pericolo di vita. La 15enne, raggiunta dai carabinieri di Salò, è stata denunciata per lesioni aggravate.

La 14enne è stata colpita al braccio, al fianco e a una gamba.

La lite è stata ripresa da numerosi coetanei che hanno registrato la scena con gli smartphone e i video sono diventati virali su WhatsApp. Nessuno ha fatto nulla per sedare la rissa. Anzi, alcuni persino hanno incitato le due ragazze a continuare la violenta lite.

Mario Apollonio, sindaco di Roè Volciano, raggiunto al telefono da BresciaToday, ha commentato: “È solo la punta di un iceberg. Il sottoscritto, come altri sindaci del territorio, fa i conti quasi quotidianamente con bande di ragazzi fuori controllo e il vandalismo dilagante: distruggono staccionate e arredi urbani per divertimento, stiamo perfino progettando ringhiere di acciaio per sostituire quelle in legno che vengono sistematicamente prese a calci e distrutte”.