Il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, indica alcune strade per salvare il Petrolchimico che è sotto la scure dell’embargo alle importazioni del petrolio russo deciso dall’UE.

Il greggio proveniente dalla Russia è la principale fonte di approvvigionamento delle raffinerie Lukoil, per cui il rischio di un crollo della zona industriale, con ricadute evidenti sotto l’aspetto economico ed occupazionale, è più che tangibile.

Sbloccare linee di credito a Lukoil

“Innanzitutto è indispensabile – dice all’AGI il sindaco di Priolo, Pippo Gianni – che il Governo provveda a dissuadere le banche a sbloccare le linee di credito in favore della Lukoil, che necessita di risorse per portare avanti la sua attività produttiva. Questa situazione di paralisi si riverbera anche sulle aziende che lavorano con Lukoil. In ogni caso, se persiste tale atteggiamento non occorrerà aspettare sei mesi, la fine delle raffinerie avverrà molto prima”

Acquisire le raffinerie

Il sindaco di Priolo, che chiede al Governo la convocazione di un tavolo per l’emergenza industriale, individua un altro percorso. “L’altra ipotesi è che il Governo – dice all’AGI il sindaco di Priolo – potrebbe trattare l’acquisizione delle raffinerie della Lukoil, magari d’accordo con la stessa proprietà, che ricordo essere svizzera nonostante abbia una partecipazione russa, o, nelle more, di assumerne la gestione in modo da non far morire la produzione. A quel punto, si potrebbe acquistare petrolio da altri paesi”.

ArticoloUno alla mobilitazione della Cgil

Per il segretario regionale di ArticoloUno, Pippo Zappulla, “occorre con urgenza un tavolo ai massimi livelli del governo nazionale”. Ed annuncia la sua adesione alla manifestazione organizzata dalla Cgil prevista il 10 giugno davanti alla raffineria Isab Nord.

“La decisione della CGIL di avviare una fase di mobilitazione, a cui confermiamo il nostro sostegno, la salutiamo – dice Zappulla come l’inizio del  protagonismo unitario del territorio. Solo, infatti, con la lotta unitaria del sindacato tutto, delle istituzioni e delle forze politiche più avvedute potrà consentire di conquistare le risposte giuste”.

Polemica M5S Regione

In merito alle polemiche innescate ieri dal Governo regionale, in occasione dell’incontro con la viceministra Todde, nei confronti del Mise, la deputazione nazionale e regionale del M5S ha risposto.

“Ci saremmo aspettati spirito propositivo davanti ai problemi attuali e non un abbandono poco dignitoso per polemizzare strumentalmente sulla dichiarazione di area di crisi industriale complessa”

 

 

 

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