“Oggi facciamo ripartire il porto commerciale di Augusta e stoppiamo definitivamente i lavori già iniziati dell’hotspot”. L’ha detto il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia intervenuto in Comune dove è stato accolto dal sindaco Cettina Di Pietro. “Il governo del cambiamento, che è anche il governo del buon senso, – ha aggiunto – porta a compimento le promesse fatte in campagna elettorale. Restituiamo un’area commerciale al porto di Augusta, un’area che non poteva fatturare perché impegnata per il flusso incontrollato dei migranti, quello che era un business al quale la criminalità organizzata era interessata. Al porto ci saranno quei posti di lavori di cui ha bisogno la Sicilia. Il nostro obiettivo primario è non sprecare denaro pubblico”.

“L’opera in costruzione ad Augusta verrà destinata ad altri hotspot che hanno necessità di avere strutture migliori”, ha aggiunto Sibilia. “Augusta non sarà più interessata da questo fenomeno – ha concluso il sottosegretario – che già si è ridotto in maniera sensibile. Visto che ci potranno essere sbarchi autonomi, i migranti saranno portati in altri luoghi. Augusta smette di avere sbarchi. E chi sbarca a Siracusa non sarà portato qui. C’e Pozzallo e ci sono altre strutture in Sicilia e sul territorio nazionale. L’appalto viene sospeso e 2,5 milioni saranno dirottati in altre strutture”.

“I lavori dell’hotspot sono già iniziati: la gara è stata affidata prima che si insediasse questo governo. L’esigenza di creare quella struttura era nata lo scorso anno da un accordo fatto da questa amministrazione con il capo dipartimento per la migrazione per via dei numerosi sbarchi ad Augusta – racconta il sindaco di Augusta, Cettina Di Pietro – ricordo che dal 2013 abbiamo accolto in una struttura vergognosa per i migranti e per le forze dell’ordine che vi operavano: una tendopoli, in un’area da 9 mila metri quadrati, per una capienza di 400 migranti che ne ha ospitati anche 1.500. Cessate le esigenze, con questo nuovo governo che ha ridotto dell’80 per cento gli sbarchi, risultava assolutamente inutile tenere in piedi quella accordo. Abbiamo avuto un incontro il 13 settembre scorso al ministero dell’Interno per lo stop al bando per la costruzione dell’hotspot. Posta la volontà politica di bloccare l’hotspot, si è cercata la modalità tecnica”.

Plaude alle scelte di rilancio del porto il vice presidente dell’Ars Giancarlo Cancelleri “Le misure messe in atto dal Governo nazionale per il porto di Augusta sono la prova che al centro dell’agenda politica del Governo del Cambiamento c’è il rilancio dell’economia siciliana”.

“Con lo stop alla costruzione dell’Hotspot – aggiunge – il porto di Augusta può tornare alla sua vocazione naturale, che è quella di porto commerciale, di traffico e scambio di merci, al centro del Mediterraneo”.

“Il Governo Conte – conclude – si è insediato da meno di quattro mesi, ma sta già dando al Paese e alla Sicilia risposte importanti, che vanno nella giusta direzione: creare nuove opportunità di lavoro e rilancio dell’economia dell’Isola”.