“Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere metti le mie scarpe… vivi il mio dolore , i miei dubbi, le mie risate… cadi la dove son caduto io e sopratutto prova a rialzati come ho fatto io”.
Scrive su Facebook Laura Petroliti, la giovane mamma uccisa e gettata in un pozzo nella zona di Canicattini Bagni. Una vita tutt’altro che semplice per la ragazza assistita e seguita dai servizi sociali del Comune.
La giovane aveva avuto giovanissima u bimbo che vive con la nonna paterna. Da otto mesi era diventata di nuovo mamma di un bimbo avito nella relazione con Paolo Cugno che si trova in caserma.
Era stato il padre a lanciare l’allarme. Quel padre che lei ha sempre amato. Ecco cosa ha scritto Laura al padre.
“Papà ti ricordi quando sono nata? Sicuramente mi hai preso in braccio e mi hai guardata, poi dolcemente mi hai dato un bacino, eri orgoglioso della tua bambina ora sto crescendo, e adesso sono io Mamma tu piano piano mi accompagni in questo cammino senza lasciarmi la mano. Se qualche volta ti faccio arrabbiare non lo faccio apposta devo imparare di più, e con calma se mi stai a sentire avrei anch’io qualcosa da dirti.. stringimi forte con tanto affetto come fai sempre. Non ti cambierei con nessun altro papà perché tu sei unico papino mio infatti ascolta il mio cuore che dice “SOLO CON TE IO SONO FELICE NON LASCIARMI MAI DA SOLA”❤vGrazie di tutto- Sei la mia vita!”
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