• Pesca da frodo nella rada di Augusta
  • La Capitaneria di Porto ha sequestrato 250 metri di rete
  • Sanzioni per oltre 1000 euro

I militari della Capitaneria di Porto di Augusta hanno bloccato una piccola imbarcazione con due persone a bordo impegnate in una battuta di pesca clandestina nelle acque del porto di Augusta, in una porzione di mare della Marina militare. La motovedetta CP 716, impegnata in attività di controllo, ha emesso una sanzione  pari a circa 1.000, e sequestrato  250 metri di rete da posta: “un attrezzo che non può essere detenuto da coloro che, essendo privi della prevista licenza, non sono abilitati ad esercitare la pesca professionale” spiegano dalla Capitaneria di Porto.

Salvare la fauna marina

“Tale attività si pone come obiettivo primario – spiegano dal Comando della Capitaneria di Porto di Augusta – la salvaguardia dell’ecosistema marino che, soprattutto in prossimità della costa, risente pesantemente degli effetti di una pesca effettuata in maniera irriguardosa delle norme, e soprattutto potenzialmente pericolosa per i consumatori, quando esercitata in porto. Specie in tal caso, il disvalore della condotta è particolarmente accentuato”.

Il precedente

Una rete da pesca di circa 150 metri fu sequestrata nell’ottobre scorso dai militari della Guardia costiera in un tratto di mare, nella rada di Augusta, riservato alle navi della Marina militare italiana. A sistemarla alcuni pescatori che si erano spinti fin lì a bordo di una barchetta: tutti quanti furono multati con una sanzione per un importo complessivo di 2 mila euro.