Confindustria e sindacati, al termine di un incontro, hanno siglato un patto per salvare il Petrolchimico di Siracusa dopo che le aziende sono state tagliate fuori dalla transizione energetica.
“Per raggiungere l’obiettivo – ha detto il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona – occorre Incentivare le imprese e i loro progetti di investimento e ciò verrà chiesto al tavolo del Governo e al Presidente Draghi. Lo sforzo comune già chiesto alla politica tutta, riguarda anche le massime espressioni della società per sostenere una causa giusta che non è di settore né locale ma riguarda il Paese”.
All’incontro hanno preso parte il presidente di Confindustria Siracusa Diego Bivona, il presidente di Confindustria Sicilia Alessandro Albanese, i rappresentanti dei sindacati provinciali e regionali di Cgil, Cisl Uil con i loro responsabili del comparto chimico regionale e locale. Presenti anche il vicepresidente di Confindustria Siracusa con delega alle relazioni industriali Claudio Geraci e i rappresentanti delle aziende del polo industriale Lukoil, Sonatrach, Sasol, Air liquide, Versalis-Eni, Erg Power.
Confindustria e sindacati chiederanno al Governo di aiutare le aziende nella transizione energetica, del resto a partire dal 2035 non potranno essere più prodotti veicoli alimentate a benzina e diesel, per cui la raffinazione non sarà più strategica. Il problema è che le imprese hanno già fatto capire che andranno via da qui ai prossimi due anni, per cui il crollo dell’economia locale e regionale è più di un’eventualità.
“Al centro dell’incontro la necessità di fare fronte comune con un protocollo d’intesa per sostenere una economia rilevante per la nostra Regione con il 27% del fatturato e dell’economia nazionale ed europea per la strategicità del sito”.
“Siamo davanti ad una seria presa di coscienza- ha detto Alessandro Albanese, Presidente di Confindustria Sicilia – intervenire per il nostro futuro, salvare un pezzo di Paese che ha bisogno di aiuto per raggiungere l’obiettivo legato alla sfida della transizione energetica” .
“Condividiamo gli obiettivi – hanno detto i rappresentanti sindacali di CGIL, CISL, UIL – e sosteniamo le aziende per le ricadute per i lavoratori e la società tutta. Occorre aprire un tavolo di confronto permanente con il Governo ove responsabilità e volontà comune consentano di raggiungere l’obiettivo di difendere le nostre aziende per accompagnarle verso la transizione energetica con gli investimenti programmati e salvaguardare i lavoratori e l’intera economia provinciale”.