“L’accordo siglato qui dalle altre due organizzazioni sindacali  riteniamo che non tuteli le persone”. Lo afferma il segretario della Uiltec Sicilia, Andrea Bottaro, nel corso della manifestazione tenutasi stamane davanti all’ingresso dello stabilimento Sasol, la multinazionale sudafricana produttrice di svariati prodotti derivati dal petrolio, tra cui detersivi, che ha presentato un piano di esuberi di 65 persone.

L’accordo con le altre sigle

E’ stata trovata l’intesa con Cgil e Cisl ma la Uil dice di no perché gli ammortizzatori sociali di cui beneficerebbero i dipendenti non li “traghetterebbero” verso la pensione, tenuto conto che molti di loro non sono giovani. Secondo le stime della Uiltec, circa metà di essi si troverebbe in mezzo al guado e con poche possibilità di tornare a lavorare.

Bottaro, “futuro nero per i 370 lavoratori”

“Questo accordo – dice il segretario della Uiltec Sicilia, Andrea Bottaro – è penalizzante, peraltro il piano elaborato dall’azienda non dà prospettiva a questa fabbrica e ai 370 lavoratori che oggi lavorano, per questo abbiamo deciso di alzare la nostra voce. Vogliamo un incontro con i vertici societari per convincerli a cambiare questo piano, vogliamo spiegare le nostre ragioni”. Inoltre, “stiamo chiedendo l’intervento del governo nazionale per un supporto dell’intera area industriale” chiosa Bottaro.

La crisi

Dalle informazioni della Uiltec Sicilia e Siracusa, la Sasol da tempo è in difficoltà finanziarie, “perde da un paio d’anni un bel po’ di milioni di euro” assicura Giuseppe di Natale, segretario della Uiltec Siracusa “La cosa grave è che ha deciso di risolvere questi problemi  non investendo e proiettandosi verso un futuro più roseo  ma chiudendo due impianti e lasciando in marcia altri due”.