L’unità dentro il Pd Siracusa era stata ritrovata, dopo due anni di veti incrociati, alla fine del mese di maggio, in occasione dell’assemblea provinciale.

La pace dopo 2 anni

Le due aree Dem, quella facente capo al segretario Salvo Adorno, l’altra legata al componente della segreteria regionale Gaetano Cutrufo, avevano fatto pace ed avrebbero dovuto discutere, insieme alle altre correnti, della composizione della lista per le elezioni regionali.

I nomi caldi sono Gaetano Cutrufo, vicino al segretario regionale Barbagallo, che non ha mai nascosto le sue ambizioni, e Sofia Amoddio, ex parlamentare nazionale, a capo della Commissione d’inchiesta sul caso Scieri.

La spaccatura

Ma lettera, firmata dalla stessa Amoddio e dall’altra esponente Dem, Marika Cirone Di Marco, ex deputata regionale, contro la decisione del Pd siciliano di indicare Caterina Chinnici alle primarie del Centrosinistra per scegliere il candidato ufficiale per la presidenza della Regione, ha di nuovo spaccato l’unità del partito.

La “rinuncia” di Amoddio

La “mossa” di Amoddio, per alcuni esponenti autorevoli del Partito democratico, suona come una rinuncia alla candidatura alla Regionali, che, forse, non ha mai scaldato l’ex parlamentare e nota penalista del Foro di Siracusa.

Il documento contro la lettera anti Chinnici

Sono ore frenetiche dentro il Pd: sarebbe in preparazione un documento di condanna a quella lettera ma soprattutto sono in tanti a chiedersi coda intende fare il segretario Salvo Adorno, nella difficile posizione di capo politico del Pd di Siracusa e marito della ex parlamentare. Sulla sua pagina social, Adorno ha, però, postato il video di Caterina Chinnici rilanciato dal segretario Barbagallo.

La lettera ha contenuti politici molto duri per la Chinnici, figlia del magistrato ucciso dalla mafia in un drammatico attentato.

“Non capisco perché , forse solo per sfuggire – si legge nella lettera – al solito insopportabile malcostume interno di non riconoscersi come gruppo dirigente, si debba affidare a spalle gracili e modeste, come quelle ad esempio di Chinnici, di cui non si conoscono opinioni né tanto meno lavoro politico con i gruppi dirigenti” si legge in un passaggio della missiva.

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