“Diminuzione degli ossidi di zolfo, di azoto e delle polveri sottili, tutti da diversi anni ben al di sotto delle soglie stabilite dalla normativa di riferimento”. Lo afferma Angelo Grasso, pubblic affairs di Sonatrach Raffineria Italiana, il colosso algerino proprietario dello stabilimento ex Esso nel territorio di Augusta, presentando il primo bilancio di sostenibilità dell’azienda.

Inoltre, “si è verificato “il miglioramento continuo costante che riguarda anche la diminuzione del consumo di acqua di falda e della quantità di energia utilizzata. E questo grazie agli investimenti specifici e mirati effettuati negli ultimi anni dall’azienda” aggiunge il dirigente della Sonatrach.

Spetta all’Ad di Sonatrach Raffineria Italiana, Rosario Pistorio, svelare i numeri dell’azienda, sotto l’aspetto degli investimenti. “Sonatrach Raffineria Italiana è una presenza – dice Pistorio – imprescindibile per l’economia del territorio. Lo dicono i numeri: nel 2019 un fatturato di 4,6 miliardi, 1,8 miliardi di imposte e tasse versate, 170 milioni di euro di appalti a ditte locali (154 milioni ad imprese della provincia di Siracusa), 60 milioni di investimenti in affidabilità, sicurezza, sostenibilità ambientale. Numeri ancora più significativi se si fa riferimento al momento drammatico per il settore della raffinazione che vede tutti gli operatori, noi compresi,  registrare ingenti perdite a causa del combinarsi delle oscillazioni del prezzo del greggio con il crollo dei consumi determinati dall’emergenza Covid, con conseguenti settori di mercato praticamente azzerati. Stiamo, infatti, compiendo sforzi enormi per mantenere i livelli occupazionali attuali, e ciò risulta possibile solo grazie al legame con la casa madre algerina e alla capacità di coprire mercati di nicchia come quello degli olii lubrificanti nel quale siamo leader europei”.

“Riteniamo che sia, oggi, necessario – spiega l’Ad – coniugare sostenibilità e sviluppo in un contesto di transizione energetica al 2050 che vedrà la raffinazione giocare un ruolo determinante, secondo i target fissati dall’UE. Noi intendiamo fare la nostra parte, con trasparenza, capacità di ascolto e visione industriale”.