Sta facendo il giro dei social, lo scontrino pubblicato sul blog siracusandonews relativo ad un pasto consumato nei giorni scorsi in un ristorante di Siracusa. Cinque persone, presumibilmente turisti, hanno pagato un conto di 476 euro, insomma 95,5 euro ciascuno, ma essendo “un ristorante molto noto” potrebbe anche starci una cifra del genere.

Il conto

I clienti hanno preso ostriche, 4 di numero (16 euro), e poi scorrendo la scontrino ci sono gamberoni (26,40), scampi (68,40) e tonno (22,75). A fare riflettere, però, è il costo degli spaghetti all’astice: 126 euro. Troppo o in linea? Secondo molti utenti che hanno commentato e continuano a farlo è esagerato ma quale è il valore di mercato dell’astice?

Quanto costa l’astice

Per alcuni esperti del settore, il prezzo dipende dalla disponibilità, in ogni caso quello pescato nei mari d’Europa si aggira intorno a 68 euro al kg, 45 euro quello americano. C’è anche l’astice blu, molto più rara che può raggiungere al mercato un prezzo intorno ai 70 euro al chilo.

I prezzi nei ristoranti aumentati per Assoutenti

Secondo Assoutenti, in generale la spesa è aumentata nei ristoranti: a Ferragosto è cresciuta del 5,3% rispetto al 2022. I dati sono stati desunti dall’ Istat. Considerato un pranzo da 8 persone realizzato in casa la spesa, a parità di consumi, sale di circa 22 euro rispetto allo scorso anno – stima Assoutenti – Su una platea potenziale di 15 milioni di famiglie l’aggravio complessivo risulterebbe pari a +330 milioni di euro. Questo perché si registrano in Italia fortissimi incrementi dei prezzi in tutto il comparto alimentare: l’aumento più alto è quello dello zucchero, i cui prezzi salgono mediamente del +47,3% rispetto allo scorso anno – analizza Assoutenti – L’olio d’oliva rincara del 30,6%, le patate del 26,9%, il riso del 26,7%, i pomodori del 25%, l’insalata del 15,5%.

Gli altri aumenti

La verdura fresca sale in media del 19,8%, la frutta del 13,8% con punte del 24,3% per le arance, 20,8% la frutta con nocciolo. I gelati segnano +16,2% su anno.

Particolarmente salate questa estate risultano bibite e bevande: quelle gassate aumentano in media del 18,8%, le bibite analcoliche del 16,9%. Nel dettaglio i prezzi delle birre a basso contenuto di alcol e non alcoliche rincarano del 17,8% (+12,8% quelle alcoliche), i succhi di frutta del 14,9%, l’acqua minerale del 10,7%.

I listini della carne crescono solo del 6,2%, ma per il pesce surgelato si spende in media l’11,6% in più rispetto allo scorso anno, +18,6% per il latte conservato, +12,5% gli yogurt, +18,1% i formaggi fusi – spiega ancora Assoutenti – I piatti pronti aumentano del 10,1%, salse e condimenti del 10,5%, prodotti di pasticceria confezionati +14,3%.
Non andrà meglio a chi sceglierà il ristorante per il pranzo di Ferragosto: le tariffe nel comparto della ristorazione hanno subito infatti un incremento medio del +5,3% rispetto allo scorso anno, con punte del +14,5% a Viterbo, +12,1% a Brindisi, +11,2% a Benevento, conclude Assoutenti

 

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