Il Dpcm del Governo rischia di creare un “conflitto con l’Autorità giudiziaria, con ulteriore incertezza per imprese e lavoratori”. Lo afferma il senatore del Pd, Antonio Nicita, il quale annuncia un nuovo emendamento al provvedimento del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che, nelle ore scorse, ha fatto rientrare anche il depuratore Ias di Priolo nella porzione industriale dello stabilimento Isab Lukoil indicato come sito strategico di interesse nazionale.

Il Dpcm Salva Ias

Un atto teso a proteggere l’impianto, che tratta i reflui dei comuni di Priolo e Melilli ed i fanghi della zona industriale, prodotti da colossi come Isab, Versalis Eni, Sasol, Sonatrach, al centro di una inchiesta giudiziaria della Procura di Siracusa per disastro ambientale. Per l’amministratore giudiziario dell’Ias il depuratore va chiuso che significherebbe la fine della produzione industriale, perché è come se una palazzina fosse sprovvista di scarichi fognari. Da qui, l’idea di uno scudo per salvare l’attività nel Petrolchimico.

“Soluzione complicata”

“Il Dpcm punta quindi ad agire anche sul depuratore sotto sequestro Ias in quanto strumentale alla continuità produttiva dello stabilimento ISAB” spiega il senatore del Pd, per cui questa soluzione “appare innanzitutto, ad uno stesso tempo complicata, parziale e rischiosa per la soluzione del sequestro Ias”.

Rischio conflitto Governo magistratura

Secondo l’esponente del Pd, il provvedimento del Governo è praticamente identico a quello per l’Ilva, finito “davanti alla Corte costituzionale per il possibile conflitto tra legislazione e azione della magistratura”. Inoltre, in caso di rifiuto di dissequestro dell’impianto da parte dell’autorità giudiziaria, il Governo può impugnare trasformando in lunga litigation giudiziaria un eventuale conflitto con l’Autorità giudiziaria, con ulteriore incertezza per imprese e lavoratori”. Secondo Nicita, la soluzione del Pd propone una piena autonomia tra azione del Governo e  azione della magistratura, e un loro coordinamento, e dunque una più forte attenzione ai temi ambientali”.

Serve coordinamento tra i poteri dello Stato

“Ancora, nell’emendamento PD, il Commissario nominato -dice Nicita – dal Governo e i commissari nominati dall’Autorità giudiziaria esplicitamente possono imporre, in ricezione dell’impianto a valle, prescrizioni che indirettamente riguardano nuovi impianti a monte di pre-trattamento di terzi, affrontando così il tema delle emissioni. L’impianto IAS è funzionale a ISAB ma i problemi ambientali sul pre-trattamento riguardano anche imprese terze che possono realizzare i propri impianti, in teoria anche andando oltre IAS”