E’ prossima alla chiusura, per non aver raggiunto un numero minimo di iscrizioni, l’istituto Verga di Siracusa in via Madre Teresa di Calcutta, nel rione di Bosco Minniti, a nord di Siracusa.
Scuola simbolo
E’ un istituto simbolo, incastonato in un’area popolare, alcune delle quali piuttosto degradate sotto l’aspetto sociale, e proprio qui, nel giugno del 2018, vi fu il giuramento dell’attuale sindaco di Siracusa, Francesco Italia, quasi a testimoniare la missione della sua amministrazione: stare vicino alla cosiddette zone periferiche.
Il degrado della zona e la paura delle famiglie
Ma nel corso di questi anni, le iscrizioni sono diminuite, diverse famiglie, evidentemente, non ritengono sicura la scuola, probabilmente per quanto sta attorno, tra cui le condizioni degradare del vicino parco Robinson che si trasforma, nelle ore serali, in un luogo di incontro di spacciatori.
La protesta di genitori e studenti
I genitori degli studenti che continuano a fare lezione in questa scuola hanno deciso di protestare contro l’imminente soppressione dell’istituto Verga su cui, come denunciato dall’ex presidente del Consiglio comunale di Siracusa, Michele Mangiafico, pende un decreto della Regione firmato il 20 gennaio scorso che “ha accolto la seconda delle proposte avanzate dall’Amministrazione comunale uscente con la delibera di Giunta municipale numero 174 del 16/11/2022”. L’esponente politico chiede al Comune di “impugnare il decreto regionale, chiedendo la sospensione del provvedimento”.
La proposta di Grande Siracusa 2023
Sulla vicenda è intervenuto anche il movimento Grande Siracusa 2023, vicino al coordinatore provinciale del Mpa Siracusa, Mario Bonomo, che ha espresso solidarietà agli studenti ed ai genitori del Verga. Gli esponenti del movimento lanciano una proposta per salvare le scuole di periferia.
“Iscrizioni nelle zone dove risiedono gli studenti”
“Fermo restando la possibilità di poter scegliere per i genitori l’iscrizione del proprio figlio in qualunque istituto comprensivo, la priorità doveva essere rappresentata in primis dall’iscrizione nell’istituto insistente nel territorio di residenza dell’alunno/studente. Poi, in caso di disponibilità, si poteva “emigrare” in altro istituto comprensivo. Naturalmente apriti cielo, rivoluzione e barriere da parte di chi temeva di essere obbligato ad iscrivere il proprio figliolo in istituto non di gradimento. Con i risultati maturati nel tempo e oggi sotto gli occhi di tutti “.
“Negli anni – riferisce ancora il movimento – si è assistiti alla perdita di quasi la metà degli istituti . Proprio il Verga sembra poi essere stato ciclicamente avversato da un’ onda negativa che l’ha visto emigrare poco meno di quindici anni addietro da via Polibio a via Madre Teresa di Calcutta. Ricorderete tutti la soppressione dell’ allora scuola Mazzini accorpata allo stesso Verga. E adesso si vorrebbe insistere su una ulteriore “diminutio” senza tenere conto del grande patrimonio di riqualificazione sociale esercitata da questo Istituto in una delle zone più difficili di Siracusa? L’amministrazione comunale commetterebbe un grave errore se non dovesse porre rimedio a questo rischio. Per questo motivo saremo presenti ”
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