Alfredo Foti e Salvatore Castagnino, i leader dei movimenti Insieme e Laboratorio civico, hanno deciso di schierarsi con il Centrodestra, a sostegno della candidatura di Ferdinando Messina.

La rottura con  Garozzo

Una decisione avvenuta dopo la spaccatura in Officina civica per Siracusa, culminata con la scelta di Giancarlo Garozzo di candidarsi a sindaco, che si è portato dietro le liste di Moena Scala e Gianluca Scrofani e siglando un accordo con Grande Siracusa 2023, il movimento del dimissionario coordinatore del Mpa, Mario Bonomo.

Presenti Messina, Gennuso, Cafeo e Napoli

L’annuncio di Foti e Castagnino è avvenuto nel primo pomeriggio in un albergo di Siracusa sotto gli occhi dello stesso Messina, che ha partecipato all’incontro, insieme ad altri esponenti di primo piano del Centrodestra, come il deputato regionale di Forza Italia, Riccardo Gennuso, in compagnia del fratello Luigi, che si candiderà al Consiglio comunale, e dell’ex deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo, legato da una storica amicizia con Foti, ed il commissario provinciale di FdI, Peppe Napoli, e Giovanni Magro, in rappresentanza della Nuova Dc.

“Siamo con il Centrodestra”

“Il Governo nazionale e regionale sono di Centrodestra, noi pensiamo – ha detto Foti – che Siracusa debba avere un’amministrazione di Centrodestra. Per usare una metafora astronomica, pensiamo ad un allineamento dei pianeti. Va detto che, spesso, questa circostanza non è servita a nulla, mi auguro di essere smentito dai fatti e dai progetti concreti. Intanto, dobbiamo smettere di parlare di candidati a sindaco, la gente è stanca. Mi auguro che dopo Pasqua, si parli dei problemi della città”

“Garozzo non andava bene” dice Castagnino

La rottura con Garozzo e con gli altri componenti di Officina civica qualche strascico lo ha lasciato. “Garozzo non andava bene come candidato sindaco, eppure lo stesso, quando abbiamo iniziato questo percorso, aveva detto che non si sarebbe candidato” ha sostenuto Castagnino.

“Officina civica usata per altri scopi” spiega Foti

“Magari qualcuno ha pensato di utilizzare Officina civica per altri scopi, certamente non era il nostro scopo” ha detto Alfredo Foti. Che ha aggiunto: “Officina civica mi aveva chiesto di essere candidato a sindaco, riservandomi di accettare perché ho sempre inteso la politica come condivisione, inclusione ed allargare al massimo il progetto Non abbiamo niente di cui pentirci, siamo stati coerenti con il nostro progetto”.

“Ci preoccupa quello che è stato trasferito ai siracusani che percepiscono una forma di aberrazione della politica con 10 candidati sindaco. Una cosa che non si era mai vista a Siracusa, non si erano mai visti tanti personalismi. Lo dico io, che ero candidato a sindaco ed ora non lo sono più” ha concluso Foti.