Ha scelto di attaccare, nella sua prima uscita da candidata a sindaco di Siracusa del Centrosinistra, l’amministrazione comunale in carica. Renata Giunta ha, ufficialmente, inaugurato questa mattina la sua campagna elettorale che la vede leader di una coalizione con dentro Pd, M5S e liste civiche di sinistra.

“La città si è svuotata”

“La macchina amministrativa negli anni della pandemia si è bloccata – ha detto Renata Giunta nel corso della presentazione della sua candidatura a sindaco nella sede del M5S -a dispetto di altre siciliane, che, senza timori di smentita, non sono così diverse per anzianità di dipendenti, per dotazione di organico e tecnologica. Eppure qui si è lavorato poco, i siracusani sono stufi di accontentarsi del clima mite e del bel paesaggio. I dati sulla demografia sono impietosi: in 5 anni, dal 2017 al 2022, la città si è svuotata del 5% della sua popolazione. Siamo oggi poco più di 117 mila abitanti, vuol dire che le persone vanno via”.

Periferie nota dolente della città

Secondo Renata Giunta, tra le cause principali dello svuotamento della città ci sono le condizioni delle periferie.

“Ma non ci sono solo le periferie geografiche, come le zone balneari, Cassibile, Belvedere e Tivoli ma anche quelle sociali, come la Mazzarrona e via Italia 103, quelle commerciali, con interi quartieri svuotati dei negozi di prossimità. Se questo è il contesto, le persone trovano ragionevolE cercare altrove il proprio destino” spiega Renata Giunta.

“Fermare questa emorragia”

“Ho accettato l’invito a candidarmi a sindaco della coalizione progressista mettendo a disposizione della città le mie competenze e la mia esperienza per provare a fermare questa emorragia. I siracusani devono poter tornare a decidere di scegliere di vivere in questa città perché io stessa possa offrire a mia figlia la possibilità di restare” aggiunge Giunta.

Il profilo

Laureata in Economia politica alla Bocconi di Milano, Renata Giunta è stata consulente del Comune di Siracusa dal 2016 al 2018 per l’implementazione, la gestione e la rendicontazione del progetto Urbac III Techtown per lo sviluppo dell’economia digitale nella città di piccola e media dimensione.