E’ stato condotto in carcere Sebastiano Miniera, il 57enne siracusano, fermato con l’accusa di tentato omicidio ai danni di un uomo, un 42enne con precedenti per droga, raggiunto da diversi colpi di pistola esplosi da distanza ravvicinata nel pomeriggio di ieri, intorno alle 16 tra largo Luciano Russo e via Cassia, nel rione della Mazzarrona.
L’interrogatorio
Nelle prossime ore, l’indagato, difeso dall’avvocato Junio Celesti, si presenterà davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siracusa per l’udienza di convalida della misura cautelare mentre resta ricoverata all’ospedale di Siracusa la vittima.
Gli screzi
Secondo quanto emerge dalle indagini dei carabinieri, i rapporti tra i due non sarebbero stati affatto buoni, a quanto pare, il mese scorso, il 57enne avrebbe subito una pesante intimidazione, su cui sono in corso gli accertamenti. E così, nella giornata di ieri, vi sarebbe stato un confronto, evidentemente gli animi si sono surriscaldati, poi l’indagato si sarebbe impossessato di una pistola calibro 9×21 detenuta illegalmente e risultata provento di furto commesso nel 2011 a Canicattini Bagni, ed avrebbe premuto il grilletto più volte.
Ferita una donna
Tutto questo è avvenuto sotto gli occhi di diversi testimoni, tra cui persone che si erano affacciate su uno dei balconi delle palazzine tra largo Luciano Russo e via Luigi Cassia, ed una donna, settantenne, è rimasta ferita, colpita da uno dei proiettili ma le sue condizioni non sono gravi e non è stata ricoverata.
Tensione in strada
Si sono avvertite le urla, quelle dei parenti e dei conoscenti che hanno prestato le prime cure alla vittima, che era riversa per terra ed è stata poi trasportata al Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa. Sul posto anche i carabinieri che hanno bloccato poco dopo il 57enne contro cui hanno cercato di scagliarsi diverse persone, una delle quali è addirittura salito sull’auto dei militari dell’Arma.
L’interrogatorio
Si sono vissuti momenti di grande tensione sulla strada, quando il 57enne è stato portato via dagli inquirenti la situazione si è rasserenata. L’uomo è stato condotto nella caserma del comando provinciale di Siracusa dove è stato sentito, a quanto pare nella sua ricostruzione avrebbe affermato di non aver agito per ammazzare il rivale. Nel corso del sopralluogo sono stati rinvenuti 13 bossoli ma oltre alla pistola, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato un coltello, proiettili, bossoli, ogive.






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