E’ rimasto per oltre tre ore con la gamba bloccata e fratturata sotto le macerie di un panificio ad Amatrice, dove lavorava, prima di essere soccorso. E’ la storia di Tony Di Giacomo, 28 anni, originario di Canicattini Bagni, nel Siracusano, ma emigrato per lavoro nella cittadina in provincia di Rieti. Tony è uno dei sopravvissuti al terremoto che all’alba ha colpito diverse zone di Marche, Umbria e Lazio.

Tony, come ha raccontato a Siracusa Oggi, se l’è cavata con una frattura alla gamba ma in quegli interminabili secondi ha temuto di non farcela. Alle 3,36, quando la terra ha iniziato a tremare, Tony, come tutti i panettieri, stava lavorando. In un attimo si è ritrovato bloccato dai detriti, mentre suo collega è finito sotto un pesante armadio.

“Ho visto la morte con gli occhi”, ha raccontato Tony alla moglie ed alla madre. Poche parole, soprattutto le più importanti: “Sto bene, sto bene”. Ha una gamba ingessata ma se l’è cavata. Passerà la notte in casa di un amico, in un altro paese. Lontano da quel che resta di Amatrice.

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