Il giudice di Siracusa ha condannato 4 degli 8 imputati finiti sotto processo per una presunta truffa legata alla costruzione di un centro commerciale in viale Epipoli, nella zona nord di Siracusa.

La truffa per la costruzione del centro commerciale

Secondo la tesi della Procura di Siracusa, la struttura è stata realizzata da alcune aziende che non  sarebbero state interamente pagate dalle società del gruppo imprenditoriale siracusano Frontino. Per gli inquirenti, sarebbero state consegnate ai titolari delle imprese costruttrici degli assegni postdatati “che risultavano privi di provvista o che in prossimità della scadenza si chiedeva di non presentare all’incasso sostituendoli con altri”.

Le condanne ed il sequestro di denaro

Queste le sentenze: 5 anni e 6 mesi per Rita Concetta Frontino, interdetta a vita dai pubblici uffici; 3 anni ed 8 mesi e 15 giorni per Daniela Frontino, interdetta per la durata di 5 anni dai pubblici uffici; 2 anni, 10 mesi e 20 giorni per Davide Venezia; 1 anno, pena sospesa, per Alfredo Sapienza, difeso dall’avvocato Antonio Meduri.

Le assoluzioni

Assoluzione per Maria Cimino Assunta Di Martino, Graziano Del Greco, e Salvatore Noto. Il giudice ha anche condannato gli imputati al risarcimento per le spese processuali ma anche indicato una provvisionale di oltre 900 mila euro e disposto il sequestro preventivo di 1,5 milioni di euro. Oltre all’avvocato Antonio Meduri, il collegio difensivo è composto da Maria Spurio, Mario Fiaccavento, Fabio Catania, Corrado Adernò, Angelo Italia, Alberto Gullino.

Le testimonianze in aula

Nel processo è stato sentito un impiegato regionale dell’Agenzia delle Entrate che ha spiegato, durante il dibattimento,  le modalità di una presunta truffa ai danni delle aziende. Secondo quanto da lui stesso prospettato, alterando le fatture i vertici della società avrebbero “costruito” un credito Iva, che sarebbe stato come un assegno sicuro per le vittime, salvo poi scoprire di non avere in mano nulla.

Il dipendente regionale dell’Agenzia delle Entrate ha anche raccontato che, alla luce di quella segnalazione, fu deciso di compiere dei controlli su una delle aziende del gruppo Frontino, la Emmea, chiedendo poi al pm Longo, coinvolto nell’inchiesta Sistema Siracusa (ha patteggiato 5 anni di reclusione e le dimissioni dalla magistratura), alcune documentazioni sulla stessa società, finita in un suo fascicolo “ma non abbiamo mai avuto nulla” aveva detto il teste al giudice del tribunale il teste. Inoltre, ha sostenuto di essersi messo alla ricerca, insieme ai colleghi di ufficio, delle altre aziende riconducibili al gruppo Frontino, “tra cui la Rgd, l’immobiliare Augusta, la Florida 2” per compiere degli accertamenti di natura fiscale ma ha assicurato di non aver mai trovato nessuno.