Ballano numeri molto diversi sulle presenze turistiche nel Siracusano nel 2023. Le associazioni datoriali sono concordi nell’affermare che rispetto allo scorso anno si è registrato un aumento di presenze di visitatori, il nodo, però, è rappresentato dai numeri molto contrastanti.
Per Confcommercio Sicilia, l’aumento è stato addirittura del 94,8%, contro una media regionale del 57%, per l’associazione Noi Albergatori di Siracusa lo scostamento è stato più basso ma pur sempre importante, pari al 31%.
Aumento del 4,5% per Confindustria
Di tutt’altro avviso il dato della sezione Turismo ed Eventi di Confindustria Siracusa, per cui, relativamente ai numeri legati all’occupazione delle camere, nel periodo compreso dal primo gennaio al 31 di agosto l’aumento, rispetto alla stessa fascia temporale del 2022 è stato pari al 4,5%”.
Lo scontro sui dati
Peraltro, nelle settimane scorse, la stessa Confindustria Siracusa, in relazione al dato di Confcommercio Sicilia, che aveva citato come fonte il Dipartimento regionale del Turismo e l’Osservatorio turistico, aveva, sostanzialmente, smentito quella proiezione: “Gli albergatori precisano che i dati pubblicati nel sito dell’Osservatorio Regionale del Turismo, elaborati su dati ISTAT, riportati e diffusi recentemente sulla stampa, prendono in esame il 2022 sul 2021: parliamo dunque del post Pandemia e della ripresa dopo il fermo. Nulla a che vedere con gli andamenti che riguardano l’anno in corso” si legge nella nota di Confindustria Siracusa.
L’incendio all’aeroporto di Catania
Secondo la sezione Turismo ed Eventi di Confindustria Siracusa, la stagione che sta per chiudersi è stata rallentata dall’incendio all’aeroporto di Catania. “Dall’analisi dei dati che abbiamo raccolto tra i nostri albergatori la media delle perdite stimate nei due mesi luglio e agosto di quest’anno rappresenta circa il 40% del fatturato atteso e non realizzato a causa di disdette e mancati arrivi, senza considerare il danno d’immagine, suscettibile di causare ulteriori mancate prenotazioni nel prossimo futuro. E’ un dato significativo in termini di perdita economica per le nostre aziende”.
L’associazione Noi Albergatori
Secondo l’associazione Noi Albergatori, proprio il rogo allo scalo aereo di Catania “ha generato una scomposta e fragile immagine della Sicilia turistica che ha comportato copiose cancellazioni di prenotazioni: e qui hanno ragione coloro che attribuisco un calo di fatturato subito dagli albergatori in luglio e agosto, realistico al 30%”.
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