“Aspettavamo dei clienti nella giornata di oggi che sarebbero dovuti arrivare oggi e restare per una settimana ed ora non sappiamo cosa accadrà”. Lo afferma a BlogSicilia un albergatore siracusano alle prese con le prenotazioni saltate per via dello scoppio dell’incendio all’aeroporto Fontanarossa di Catania che ha costretto la Sac, per motivi di sicurezza, a sospendere i voli in entrata ed in uscita fino al 19 luglio.
Che cosa prevede?
Dipende da caso a caso. Si clienti hanno prenotato con un’agenzia, come Booking tanto per fare un esempio, sarà quest’ultima a gestire la prenotazione. Potrebbe capitare, che la stessa agenzia decida di cancellare la prenotazione per poi agevolare lo stesso cliente: un rimborso o altre soluzioni ma su questo aspetto non posso entrare perché non mi compete.
E se il cliente ha prenotato direttamente?
In questo caso, trattiamo noi con il cliente, scegliendo una soluzione che possa essere agevole, nella speranza, sempre, che possa trascorrere il soggiorno a Siracusa, altrimenti rischiamo di perdere degli incassi che avevamo già messo in preventivo. E’ di tutta evidenza che una struttura alberghiera, operante a Siracusa ed in genere in Sicilia, il grosso degli affari si materializza nella stagione estiva. Abbiamo preso impegni, per cui non ci resta che sperare nella risoluzione del problema a Catania. Poi c’è un altro aspetto….
Quale?
Capire cosa faranno le compagnie aeree. Se i voli saranno sospesi fino al 19 luglio, è importante sapere dove le compagnie intenderanno dirottare i passeggeri. E’ chiaro se le persone che aspettiamo a Siracusa, atterreranno, ad esempio a Trapani, sarà un problema, soprattutto per il nostro sistema viario e di trasporto. Non dimentichiamo che da Trapani a Siracusa in auto ci si impiega almeno 4 ore quando va bene, non parliamo del resto, tra cui bus mentre per le ferrovie è meglio lasciare perdere.
Ci sarebbe anche Palermo…
Vero, ma non si può pensare che Trapani e Palermo possano reggere tutto il peso di Catania. Non sono scali attrezzati per un mole di aerei così importante. Si creerebbero tanti ritardi.
Il rischio di un mezzo disastro è tangibile per la filiera turistica?
Sicuramente anche perché non è che ci siamo solo noi albergatori nella filiera del turismo. Penso ai ristoratori, alle compagnie di noleggio di auto e scooter, alle attività commerciali delle nostre città.
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