Sino a mercoledì prossimo, salvo complicazioni, non atterreranno e non decolleranno aerei a Fontanarossa per l’incendio scoppiato questa notte all’aeroporto. I voli faranno scalo tra C0omiso e Palermo, come accaduto già in queste ore. E secondo quanto di apprende presto sarà utilizzato anche lo scalo di Reggio Calabria per permettere i collegamenti già programmati. Da verificare con il passare delle ore se sarà necessario trovare altre alternative ancora.

Cosa accadrà ai passeggeri

Ci sarà un inevitabile e pesante disagio. I passeggeri che sarebbero dovuti partire o atterrare in questi giorni a Catania usufruiranno di collegamenti in bus. Verranno quindi accompagnati quindi sempre allo scalo Catanese, chiaramente con ore di ritardo rispetto al preventivato sbarco. Intanto la società di gestione dell’aeroporto di Catania comunica che, a causa dell’incendio sviluppatosi nell’aerostazione, le operazioni di volo sono sospese fino alle 14 di mercoledì 19 luglio

Cosa è successo

Momenti di paura per un incendio che, nella tarda serata di ieri, si è sviluppato nell’aeroporto di Catania. Il rogo ha scatenato il panico tra i passeggeri e i dipendenti a causa della nube di fumo nero che si era diffusa all’interno dell’aerostazione. La prima chiamata di soccorso è arrivata alla centrale operativa dei vigili del fuoco intorno alle 23,29 di domenica. Il rogo è stato circoscritto e spento dalle squadre dei vigili del fuoco intervenute anche dalla sede centrale del comando provinciale di Catania.

Possibile slittamento della riapertura

La situazione, ad un primo sguardo, non sarà semplice da risolvere. La distruzione causata dal fuoco è consistente. L’aerostazione ha riportato danni ingenti ed è difficile immaginare che si possa porre rimedio in soli tre giorni sia pure con una operatività provvisoria. Non tutti sanno dell’incendio avvenuto nella notte e anche questa mattina a Catania arrivano turisti e viaggiatori in cerca del loro volo. Fra la puzza di fumo, i danni evidenti, i cordoni di polizia e vigili del fuoco, girano spaesati turisti con le valige al seguito e catanesi che guardano come è ridotto il loro aeroporto.

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