• A due anni dal successo di “Singing to strangers”, che ha debuttato al primo posto nella classifica UK vendendo oltre 65 milioni di copie nel mondo, e dopo il brano solidale “Andrà tutto bene” il suo primo singolo in italiano scritto insieme ai fan

Jack Savoretti: “Who’s Hurting Who” feat Nile Rodgers

 Jack Savoretti torna in radio venerdì 7 maggio con “Who’s Hurting Who” feat Nile Rodgers, singolo che anticipa il suo nuovo album di inediti Europiana”.

Europiana“,

inciso ad Abbey Road proprio a 90 anni dalla creazione dei mitici studios, è un album che vuole far ballare, sorridere e ricordare, caratterizzato da un sound vintage ma allo stesso tempo attuale, che vuole raccontare l’eleganza e lo stile romantico europeo, in particolare quello di Italia e Francia, ispirandosi soprattutto agli anni ’60/’70.

Il singolo apripista “Who’s Hurting Who

dà all’ascoltatore un assaggio di queste vibes e di quello che sarà il progetto “Europiana”: un brano dal groove trascinante in cui funk, pop e dance anni Settanta si fondono insieme, e che vanta la straordinaria partecipazione del leggendario Nile Rodgers. Sullo sfondo, il racconto di un rapporto in cui entrambi i protagonisti si accorgono di non essere più compatibili e continuano a tradirsi e mentirsi a vicenda, fino a non capire più chi sta ferendo chi.

Il brano, così come l’album, racchiude al proprio interno un mix di suggestioni, immagini, suoni e profumi affascinanti, grazie a cui ognuno può ripercorrere la propria favola personale e lasciarsi trasportare da una musica senza tempo e confini.

Dopo “Singing to strangers”, che già aveva segnato una linea di demarcazione nel suo percorso artistico,

Jack Savoretti torna con un progetto

in cui la voglia di sperimentare e divertirsi con la sua band di sempre si sentono in ciascuna traccia. Una nuova consapevolezza già acquisita con lo scorso album e che qui viene riconfermata, una maturità che lascia però spazio alla curiosità: con “Europiana” l’artista ripercorre le radici della musica che ha lasciato il segno nei decenni passati, ma reinterpretandole in chiave moderna e personale.