Antoon Van Dyck e la peste a Palermo

  • Visita guidata alla scoperta di Palazzo Alliata e della “Crocifissione” dipinta dall’artista fiammingo
  • L’evento, previsto nelle sere del 23 luglio e del 6 agosto, fa parte del Festival Restart
  • Van Dyck soggiornò a Palermo dal 1624 al 1625, gli anni della peste e del miracolo di Santa Rosalia

“Palazzo Alliata di Villafranca: Antoon van Dyck e la peste del 1624″ è una visita guidata “raccontata”, inserita nel cartellone di Restart, il festival dell’arte e dei luoghi storici che si concluderà il prossimo 28 agosto.  Le visite a Palazzo Alliata si terranno nelle sere del 23 luglio e del 6 agosto.

La Crocifissione, il dipinto realizzato da Van Dyck nei giorni della peste a Palermo

A Palazzo Alliata, insieme alle guide, i visitatori  scopriranno la storia che ruota attorno alla tela della “Crocifissione“, il dipinto realizzato dall’artista fiammingo e custodito nel palazzo nobiliare.  Van Dyck arriva a Palermo nel 1624, l’anno della grande pestilenza e sarà testimone di un anno di cronaca, culminato con la fine dell’epidemie e la nascita del Mito del collegato al  miracolo di Santa Rosalia.

Van Dyck arriva a Palermo nell’aprile del 1624. Emanuele Filiberto di Savoia, vicerè di Sicilia, vuole che l’artista fiammingo realizzi un suo ritratto. Antoon, famoso in tutta Europa per la sua pittura elegante e rilassata e la notevole capacità da ritrattista,  si trasferisce in Sicilia e realizza il dipinto.  Proprio in quei giorni un bastimento in arrivo dalla Tunisia porta la peste a Palermo.  Malgrado l’infuriare della pestilenza, Van Dyck rimarrà  in città sino all’autunno dell’anno successivo.  Il 15 luglio del 1624 vengono ritrovate le reliquie di Santa Rosalia. La città si affida a quel segno nella speranza di sconfiggere la peste.  Al pittore fiammingo  viene chiesto di realizzare tele per rappresentare la Santa, divenuta la patrona della città. E’ in quel periodo che Van Dick realizza la “Crocifissione”, opera esposta nella cattedrale  di San Lorenzo a Trapani, e riprodotta dallo stesso autore nel dipinto oggi custodito a Palazzo Alliata di Villafranca.

 

Palazzo Alliata di Villafranca

Palazzo Alliata di Villafranca è un palazzo nobiliare di Palermo, situato nel centro storico, nel mandamento Palazzo Reale. Il complesso monumentale occupa l’intero isolato compreso tra il Cassaro e la retrostante via dell’università, costituendo il quarto lato della scenografica piazza Bologni.

Per comprendere le emozioni che regala quel palazzo, ecco cosa ne scrisse Francesco Alliata (il nobile palermitano passato alla storia anche per il suo impegno nel mondo cinematografico con la Panaria Film):  “Potevi essere andato a Timbuctù o in Patagonia, avere visto cose meravigliose e passato momenti unici. Ma quando, tornato a Palermo, salivi su per il corso e cominciavano ad apparire i balconi a petto d’oca del nostro Palazzo, il Palazzo Villafranca, allora l’emozione che era diventata più intensa, mano a mano che ci avvicinavamo a piazza Bologni, si trasformava in pura felicità. Solo in quel momento il viaggio che avevi appena fatto e la casa che ti aspettava prendevano un senso“.

 

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