Riscatto Palermo nel segno di Brunori. I rosanero espugnano Venezia per 3-1 grazie ad una tripletta di Matteo Brunori che trova i suoi primi gol stagionali e regala tre punti pesantissimi ai siciliani nella settima giornata del campionato di serie B.

Un successo pesante che permette alla squadra allenata da Eugenio Corini di portarsi al secondo posto a quota 13 dietro al Parma che però deve giocare la sua partita con il Bari. Ma il successo vuol dire sorpasso proprio nei confronti dei neroverdi di Vanoli. Insomma un nuovo segnale a tutte le avversarie.

Per i rosa si tratta della terza vittoria esterna stagionale dopo quelle a Reggio Emilia ed Ascoli. In soli 90′ minuti cancellate le paure dopo la sconfitta interna di venerdì scorso col Cosenza. La squadra rosanero non brilla per trame di gioco ma è pratica e cinica al cospetto di una formazione quotata al suo primo ko in campionato.

Basti pensare che nel primo tempo ha un solo vero guizzo che si tramuta nel rigore trasformato da Brunori in avvio di partita. Il Venezia nel finale della prima frazione ha il suo momento migliore e trova il momentaneo pareggio con Pohjanpalo.

Nella ripresa i lagunari iniziano bene creano pericoli ma non sfondano. Brunori prima esalta i riflessi di Joronen e poi lo supera altre due volte concludendo il suo show enrispondendo nel migliore dei modi alla critiche delle scorse settimane. Il capitano è l’ottavo marcatore dei rosa, ed è quello che ha segnato di più. Per lui la seconda tripletta in rosanero dopo quella firmata nel preliminare di Coppa Italia della scorsa stagione alla Reggiana. E, rimanendo sempre in tema di statistiche c’è da ricordare che i rosanero espugnano il Penzo dopo 20 anni. L’ultima gioia in Laguna è datata 12 aprile 2003, le firme furono di Codrea su rigore e di La Grotteria

Le scelte di Corini

Il 4-3-3 proposto dal tecnico Eugenio Corini ha alcune modifiche per quanto riguarda gli interpreti. A partire da Di Mariano che è rimasto  precauzionalmente a Palermo a causa di un risentimento muscolare. Pigliacelli tra i pali ma la prima novità è Lund sulla corsia di sinistra al posto di Aurelio poi tre quarti del pacchetto difensivo sono invariate: Mateju a destra, Lucioni e Ceccaroni al centro. A centrocampo il trio inedito formato da Vasic, Gomes e Coulibaly. In avanti, il tridente è formato da Di Francesco ed Insigne ai lati, Brunori al centro.

Lund atterrato in area, Brunori trasforma il rigore

Buon avvio del Palermo che dopo i primi minuti di studio affonda. Al 6′ infatti Brunori dal limite dell’area serve una bella palla in profondità a Lund sul lato sinistro che dentro i 16 metri prova ad accentrarsi ma viene atterrato da Altare. L’arbitro concede il rigore ma ci vogliono altri tre minuti di consulto al Var per assegnare la massima punizione.

Dagli 11 metri Brunori è freddo e non sbaglia. Per il numero 9 rosanero prima rete in campionato sia pure dagli 11 metri.

La sfida stagna a centrocampo

La partita prosegue senza grandi sussulti. La sfida stagna a centrocampo con pochissimi spunti da ambo i lati. Il Venezia prova a costruire al 40′ sulla destra: bella l’azione di Tessmann con Lucioni che butta in calcio d’angolo. Sul corner successivo uscita di Pigliacelli con i pugni, la sfera giunge a Lella che tira di prima intenzione ma la sfera vola alle stelle.

Busio ci prova nel finale di primo tempo

Dopo l’azione il portiere rosanero rimane a terra per qualche minuto ma poi riprende il proprio posto. Al 44′ il Venezia ci prova ancora: cross dalla destra e inzuccata alta di Busio.

Pojhanpalo grazia i rosanero

I padroni di casa hanno la grandissima occasione di pareggiare al primo minuto di recupero. Cross dalla destra di Tessman, uno dei migliori dei suoi, clamoroso buco di Ceccaroni la palla arriva al bomber Pojahnpalo che da dentro l’area piccola (ovvero meno di 5 metri dalla linea di porta) spara alto. I lagunari salgono di intensità ed il Palermo è costretto a difendere.

Ma poi non sbaglia nel finale del primo tempo

Lo stesso attaccante finlandese trova il pareggio poco prima dell’intervallo con il Palermo che dimostra ancora una volta di subire gli avversari nelle parti finali dei tempi. Il bomber del Venezia non perdona ma la difesa rosanero ha le sue colpe a partire da Coulibaly che non spazza via un pallone vagante all’altezza del limite dell’area. Lella è bravo a rubargli palla ed a servire in mezzo per Johnsenn che viene murato da Mateju, Pojhanpaolo è in agguato e colpisce imparabilmente per l’1-1 con Lucioni che non può intervenire.

In avvio di ripresa, Venezia aggressivo

I lagunari pressano ad inizio secondo tempo e si rendono pericolosi in un paio di azioni in rapida successione: al 49′ Lella in diagonale non trova lo specchio della porta per poco. Un minuto dopo Pojhanpalo, servito da Cheryshev, ha l’occasione per il 2-1 ma la conclusione a Pigliacelli battuto esce di un non nulla. E poco dopo lo stesso Cheryshev prova ma la conclusione è sbilenca.

Per annotare un’azione del Palermo bisogna arrivare al 58′ con Insigne con un tiro a giro alto sulla traversa. Poi è ancora Venezia: una conclusione di Busio in contropiede viene salvata da Mateju in calcio d’angolo. Poi batti e ribtti con la difesa rosanero che si salva in qualche modo.

Brunori all’improvviso

Poco dopo l’ora il Palermo torna pericolosamente in avanti con Brunori che impegna severamente Joronen. Il portiere del Venezia si supera sulla conclusione del capitano rosanero deviata da un compagno e la devia in calcio d’angolo.

Ma è il prologo del gol, ancora Brunori trova il guizzo vincente di testa ad un passo dalla porta. Il bomber rosanero evita anche il fuorigio e sfrutta una torre di Lucioni. I rosa nonb brillano ma sono pratici e tornano così in vantaggio.

Corini e Vanoli iniziano il valzer dei cambi

Subito dopo Corini opera un triplo cambio. Fuori Lund, Insigne e Di Francesco per Aurelio, Segre e Mancuso. Al 68′ Vanoli risponde a sua volta con un triplice cambio. Chance per Pierini, Andersen e Bjarkason, escono Gytkjaer, Busio e Lella.

Si fa male Mateju, entra Nedelcearu

Mateju si fa male attorno al 70′, Corini è costretto a sostituirlo con Nedelcearu due minuti dopo. Rosanero in campo senza un terzino destro naturale e con tre centrali difensivi. Ma il 4-3-3 rimane: il romeno ha preso la posizione del terzino ceco.

Il Palermo esaurisce i cambi poco dopo: al 76′ entra Henderson per uno spento Vasic.

Vanoli si gioca l’ultimo cambio: Cheryshev subentra per Candela all’82’ nel tentativo di dare una spinta offensiva ai suoi. Il Venezia dopo il gol subito non riesce a costruire azioni pericolose complice anche la stanchezza.

Brunori cala il tris

I siciliani chiudono la pratica al 91′ ancora con Brunori. L’attaccante rosanero sfrutta un lancio di Mancuso scatando in mezzo ai due centrali ed eludendo la loro guardia, poi arriva a tu per tu con Joronen e lo batte con freddezza e sigla la sua tripletta personale.

Venezia-Palermo, il tabellino

Venezia-Palermo

Venezia: Joronen; Candela (dall’82’ Cheryshev), Altare, Idzes, Sverko (dal 20′ Zampano); Lella (dal 68′ Bjarkason), Busio (dal 68′ Andersen), Tessmann, Johnsen; Cytkjaer (dal 68′ Pierini), Pojhanpalo. Allenatore Paolo Vanoli. A disposizione: Grandi, Bruno; Modolo, Dembelè, Ullmann; Ellertsson; Mikaelsson.

Palermo: Pigliacelli; Mateju (dal 72′ Nedelcearu), Lucioni, Ceccaroni, Lund (dal 63′ Aurelio); Coulibaly, Gomes, Vasic (dal 76′ Henderson); Insigne (dal 63′ Segre), Brunori, Di Francesco (dal 63′ Mancuso). Allenatore Eugenio Corini. A disposizione: Desplanches, Kanuric; Marconi, Graves; Stulac; Soleri.

Arbitro: Baroni di Firenze. Assistenti di linea: Rossi (Rovigo) – Votta (Moliterno). Quarto uomo: Ancora (Roma 1). Var: Maggioni (Lecco). Avar: Paganessi (Bergamo).

Marcatori: al 9′ Brunori su rigore, al 45+5 Pojhanpalo, al 62′ Brunori, al 90+2′ Brunori

Note. Ammoniti: Busio (Venezia), Lucioni (Palermo)

Recuperi: 5′ e 6′

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