L’Inghilterra è convinta di farcela. E lo è a tal punto che negli studi di Sky Sports è cominciato il countdown verso la finale di Euro 2020 di Wembley con l’Italia di Roberto Mancini. La giornalista Hayley McQueen ha attivato orgogliosa il conto alla rovescia con la scritta «It’s almost home», ovvero «è quasi a casa». Il riferimento è chiaramente al trofeo.

Insomma, a Londra e dintorni non c’è alcuna scaramanzia ma la convinzione che Harry Kane e compagni avranno la meglio su Donnarumma, Bonucci, Chiellini… Una formalità. Vuoi mettere giocarsi l’ultima partita a Wembley con il tifo a favore? E con il principe William e famiglia sugli spalti? E con Borish Johnon che ha già addobbato Downing Street con la bandiera di San Giorgio?

E c’è dell’altro. I tifosi inglesi hanno chiesto al Governo di istituire lunedì 12 un giorno di festa nazionale in caso di vittoria agli Europei e la possibilità che sia accordato è concreta. Insomma, lì si vuole avere il diritto di festeggiare fino a tarda notte e di avere a disposizione un giorno intero per smaltire la sbornia dopo ettolitri di birra bevuti.

Inoltre, la Nazionale di Gareth Southgate ha deciso di donare il premio vittoria, circa 9,6 milioni di sterline, all’NHS, il Servizio Sanitario inglese che sta combattendo contro la variante Delta del Covid.

Insomma, tutto già deciso. Inghilterra campione d’Europa. Italia sconfitta. Ma riecheggiano le parole di un certo Giovanni Trapattoni da Cusano Milanino: «Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco»… Ricordando anche quanto accadde nel vecchio Wembley nel 1997:

E, magari, ci sarà Mattarella in versione Pertini – 1982. Chissà…

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