L’Italia torna sul tetto del mondo dopo 24 anni battendo a Katowice la Polonia per 3 set ad 1 in rimonta con i 22-25; 25-21; 25-18; 25-20.

È il quarto titolo iridato per la nazionale azzurra allenata da Ferdinando De Giorgi che dopo aver vinto lo scorso anno l’Europeo in casa della Slovenia ha compiuto un’altra impresa strappando l’oro ancora una volta alla formazione di casa.

Per l’Italia è il quarto titolo mondiale dopo i tre consecutivi conquistati negli anni ’90 conquistati dalla generazione di fenomeni (1990; 1994 e 1998) di cui proprio Fefé De Giorgi faceva parte da giocatore nel ruolo di palleggiatore.

C’è il palermitano Roberto Russo

Tra i protagonisti della vittoria azzurra ai Mondiali in Polonia c’è anche il palermitano Roberto Russo. Centrale, classe 1997, che milita nel Perugia ma che ha iniziato la sua carriera agonistica in serie D a Partinico con il quale vince subito il torneo e va in serie C.
Da li poi nella stagione 2014-2015 entra a far parte della squadra del Club Italia in serie B2 fino al 2018. Successivamente viene ingaggiato dalla Porto Robur Costa in Superlega. Nel 2019 si trasferisce a Perugia nella Sir Safety ed arrivano i primi trofei: due Super Coppe italiane ed una Coppa Italia nella stagione scorsa (2021-2022).

Nel 2018 entra nel giro della Nazionale maggiore ed è convocato nella selezione che nello stesso anno vince l’oro ai Giochi del Mediterrano.

Protagonista con la nazionale italiana in Polonia

Roberto Russo ha vinto il Mondiale con l’Italia da protagonista. Nell’esordio iridato, vinto 3-0 sul Canada segna 6 punti. Poi con la Turchia mette a segno 7 punti nel nuovo 3-0. Riposa nella terza giornata del girone eliminatorio che vede gli Azzurri vincere in 3 set sulla Cina. Torna in campo negli ottavi di finale con Cuba mettendo a terra 8 palloni, 3 di questi nel terzo set fondamentale perché vinto 26-24 e che ha permesso all’Italia di portarsi avanti 2-1.

Nella sfida dei quarti di finale vinta 3-2 sui campioni olimpici della Francia non entra. Stesso dicasi nella semifinale con la Slovenia vinta in tre comodi set. Segna un punto (il 23-16) a muro nel terzo set.