Cinque sconfitte nelle ultime sei partite, un solo gol fatto negli ultimi cinque match giocati: così si racconta la crisi del Palermo, battuto nuovamente sul campo della Ternana con il punteggio di 3-0. Un ko memorabile per gli uomini di Corini, surclassati sul piano fisico e del gioco.

Una squadra apparsa in piena crisi di identità e di risultati, incapace di costruire in fase offensiva e con un reparto arretrato che, ancora una volta, ha mostrato infine tutti i suoi limiti. Corini continua a brancolare nel buio, in attesa di una quadra del cerchio che non è arrivata nemmeno dal ritiro di Manchester. Zero tiri in porta verso la porta della Ternana: un dato che rappresenta il nulla offerto nella prestazione di oggi. Adesso i rosanero sono attesi dalla sfida contro il Pisa, ormai scontro diretto per mantenere la categoria.

Le pagelle di Ternana-Palermo

Pigliacelli 6: Ferma tutto quello che riesce a contrastare. Sui tre gol di marca umbra non ha colpe, a differenza del reparto difensivo.

Mateju 4: Primo tempo da anonimato per il terzino rosanero, incapace di contrastare le avanzate di Palumbo e compagni. Nella ripresa affonda insieme all’intero reparto arretrato. Insufficente.

Marconi 4: Il centrale appare in confusione già dalle prime battute del match, quando perde il proprio uomo in marcatura. Poi completa la frittata con un buco clamoroso che spalanca le porte al terzo gol della Ternana. Irriconoscibile.

Nedelcearu 4,5: E’ entrato in un loop dal quale non riesce più ad uscire. Di sicuro non può trovare conforto nemmeno nei compagni di squadra.

Sala 6: Uno dei pochi a salvarsi nell’inferno di Terni. Spinge, copre e fa tutto quello che deve fare un terzino. Poco coadiuvato da Di Mariano, tenta di mettersi in proprio in alcune occasione. A fermarlo la sfortuna, stoppato da un infortunio che lo costringe alla sostituzione.

Saric 5: Senza idee, spento. Apparso fuori condizione, mette in campo una prestazione opaca.

Segre 5: Nel primo tempo corre, ma non partecipa mai all’azione offensiva. Poi si ferma letteralmente come tutta la mediana, appiattendosi nella mediocrità della mediana.

Stulac 4,5: Dovrebbe essere la mente pensante del centrocampo. Il suo encefalogramma oggi è apparso decisamente piatto.

Elia 4,5: Partita in cui l’esterno offensivo non combina nulla. Non salta mai l’uomo, non crea superiorità numerica. Rimane fermo, lì, immobile, sulla fascia destra. Ha bisogno di uscire dal sogno e iniziare a svegliarsi. Addormentato.

Di Mariano 4,5: Indisponente. Mai pericoloso, perde palloni sanguinosi in fase di costruzione (anche se questa parola, vista la partita odierna, appare un po’ forzata).

Brunori 6: Unico a meritare la sufficenza, quantomeno per l’impegno profuso in campo. Ci prova, si arrabbia con i compagni. Ma la verità è che non gli arriva un pallone giocabile. L’unica occasione degna di nota dei rosanero nasce dal suo spirito di sacrificio. Ultimo a mollare.

Buttaro 4: Entra al posto di Sala. Viene perennemente saltato dagli avversari. Letteralmente fermo in termini di tempi di reazione, paga lo scotto di un match giocato al di sotto delle aspettative. Da film horror.

Corini 3: Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Ripete pedissequamente gli stessi errori in ogni partita. I numeri parlano da sè. Il campo è giudice incontrastato. In novanta minuti, il Palermo si rende pericoloso soltanto in una circostanza. Poi il nulla, con la squadra presa letteralmente a pallonate per l’intero arco dell’incontro. Lucarelli gli è stato superiore da un punto di vista tattico. Serve un cambio di marcia. La partita con il Pisa potrebbe essere il suo crocevia. Quel che è certo è che dopo la sconfitta di Terni, la sua panchina inizia realisticamente a scricchiolare. Degli effetti positivi di Manchester non c’è neanche l’ombra. Forse sarebbe stato meglio un ritiro a Boccadifalco. Serve un bagno di umiltà e una chiave tattica che il Genio, ad oggi, non ha trovato.

Broh s.v.

Valente s.v.

Floriano s.v.

Vido s.v.

 

 

 

 

 

 

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