Dall’inferno al paradiso. Tutto in 90 minuti. Anzi, in 105′ e passa. Il Palermo mostra il peggio di sé per oltre un’ora di gioco, va sotto di due reti e poi con la forza dei nervi e della disperazione recupera nel finale al termine di una partita interminabile e dai contorni thriller. Al Renzo Barbera finisce 2-2 dopo oltre 105 minuti di battaglia la sfida tra i rosanero e lo Spezia valida come posticipo della decima giornata del campionato di serie B.

I rosa evitano la sconfitta e salgono a quota 20 ma vengono scavalcati dal Catanzaro che ha travolto la Feralpisalò e scendono in terza posizione. Si tratta però di un punto guadagnato più che di due punti persi per come si era messa la partita.

Davanti ad oltre 29mila spettatori, record stagionale, il Palermo parte male, malissimo con la formazione ospite solida e ben messa in campo. Nel primo tempo è quasi un monologo spezzino che trova il primo acuto al 31′ con Reca. I siciliani non riescono a trovare la quadra ed anche in avvio di ripresa hanno difficoltà. I liguri ne approfittano e raddoppiano con Esposito al 69′

Sembra finita ma Mancuso, entrato poco prima accorcia con un gol da attaccante puro. La sfida si innervosisce, poi Corini cerca nei cambi la via del pareggio. La sorte gli dà ragione. In un finale convulso arriva l’incredibile pareggio del Palermo. Ad un certo punto insperato. Stulac, entrato nel finale assieme a Soleri (che si era procurato il fallo per la punizione decisiva), trova il jolly da posizione defilata con una pennellata che regala il pareggio ai suoi.

Ma è chiaro che qualche cosa non abbia funzionato. Al di là del cuore e della determinazione che hanno permesso ai rosanero di pareggiare una partita che sembrava persa e recuperare due reti ad un avversario ben messo in campo, la squadra è sembrata scollegata tra i reparti. In più, alcuni uomini chiave hanno staccato: Hendeson inguardaibile con troppi errori grossolani, Mateju quasi sempre in difficoltà con Lund che non ha assolutamente brillato. Evidente nel primo tempo la mancanza di un uomo d’ordine a centrocampo. Bene Soleri per quel poco che ha giocato, Mancuso e naturalmente Stulac. Tutti e tre protagonisti, tutti e tre entrati a partita incorso.

Domenica 29 ottobre il Palermo torna nuovamente in campo, avversario di turno il Lecco che non sta andando per niente bene in campionato ed è reduce dall’ennesimo ko (nell’ultimo turno con l’Ascoli). Sarebbe una buona occasione per mettere in cascina tre punti importanti per riprendersi almeno la seconda posizione in graduatoria.

Le scelte di Corini

“Orfano” di Francesco Di Mariano ed Alessio Buttaro, il tecnico Eugenio Corini continua col 4-3-3 con Pigliacelli tra i pali a guidare la difesa, Matejuso a destra, Lund a sinistra preferito ad Aurelio. Centrocampo muscolare con Segre, Gomes ed Henderson. In avanti Insigne e Di Francesco ai lati, Matteo Brunori al centro.

Alvini risponde con il 3-4-2-1. Tra i liguri, imbattuti da tre turni spiccano le presenze dell’ex Salbatore Elia e di Luca Moro che col Catania e con il Frosinone ha punto i rosanero nelle stagioni precedenti.

Spezia pericoloso, Pigliacelli salva

Il Palermo conquista un angolo ma è lo Spezia ad essere più pericoloso presentandosi subito dalle parti di Pigliacelli. Al 3′ Antonucci impegna severamente il portiere rosanero con una sventola dalla media distanza su un pallone crosssato dall’ex Elia e ribattuto dalla difesa. Il gesto tecnico e balistico dell’attaccante spezzino è bello così come la plastica respinta dell’estremo difensore.

Ospiti in forcing

Liguri  in forcing con l’ex Elia in grande spolvero ed autore di buoni spunti nei primi minuti di gara. Il Palermo, se si esclude l’azione inziale chiusa i angolo dalla difesa ligure non si è mai visto dalle parti di Dragowski.

Brunori ci prova, Dragowski risponde

Al 23′ primo tiro del Palermo verso la porta di Dragowski. Brunori impegna il portiere ligure che è bravo a respingere la conclusione del capitano rosanero ben indirizzata.

Ma manca la luce: parecchie imprecisioni. Henderson sotto tono. Una squadra in sofferenza contro l’atletismo dello Spezia che sta giocando a ritmi elevati.

Spezia in vantaggio con Reca ma che ingenuità Henderson

La partita si sblocca dopo la mezz’ora. Al 31′ Errore in fase di impostazione di Henderson che sbaglia la misura del passaggio e regala palla a Reca che si invola sulla corsia di destra e spara a giro sul palo più lontano dove Pigliacelli non può intervenire. Una conclusione simile a quella di Ciervo che diede il momentaneo vantaggio al Sudtirol nella partita casalinga precedente.

Vantaggio meritato da parte dello Spezia che ha chiuso gli spazi e proposto di più inibendo i rosanero.

Palermo pericoloso con Di Francesco

I rosanero vanno vicino al pareggio al 36′. Di Francesco servito da Lund in una delle poche folate offensive utili riesce a concludere nell cuore dell’area. Il suo tiro però è centrale e Dragowski può intevenire.

Henderson impegna Dragowksi

A pochi secondi dal 45′ Henderson impegna Dragowski dirattamente da calcio di punizione dal limite dell’area per fallo su Brunori. Il Palermo prova ad aumentare il ritmo ma senza troppa lucidità. La prima frazione si chiude con gli ospiti in vantaggio. Palermo da rivedere su tutti i fronti ma scollegato e con alcuni uomini chiave in ombra: in primis Henderson mentre a Brunori sono arrivati pochissimi palloni giocabili. Rosa in difficoltà a centrocampo anche perché in inferiorità numerica ed imbrigliati dalla gabbia mediana di Alvini.

Corini fa due cambi in avvio ripresa

La ripresa parte per il Palermo con due novità: fuori Henderson e Insigne con Vasic e Mancuso. Lo Speiza riparte con lo stesso 11 iniziale.

Al 47′ Segre ci prova dalla distanza sugli sviluppi di un calcio di punizione – praticamente un corner corto dalla destra – con il pallone alto sulla traversa.

Brunori a terra in area, gioco fermo 4 minuti ma niente rigore

Al 53′ episodio dubbio in area: Brunori viene toccato in area di rigore da Bertola e cade. In un primo momento l’arbitro lascia correre poi viene richiamato al var. Il gioco viene fermato per tre minuti. Animi tesi e viene ammonito il portiere dello Spezia Dragowski. Dopo il consulto con il var, Fourneau non concede il rigore.

Rosa pericolosi con Mancuso

E’ Mancuso a far venire i brividi a Dragowski quando al 61′ riceve palla dal limite dell’area, si gira e conclude da posizione favorevole. Palla fuori di poco.

Doppia sostituzione per lo Spezia

Alvini effettua un doppio cambio escono al 63′ Cassata e Moro per Bandinelli ed Esposito. La mossa si rileva vincente.

Esposito raddoppia, notte fonda in casa rosanero

Lo Spezia raddoppia subito dopo. Al 69′ azione sulla destra di Elia che riesce a servire al centro a due passi dalla porta Esposito, l’attaccante entrato poco prima appoggia lo 0-2.

Mancuso la riapre

Mancuso Palermo

Leonardo Mancuso accorcia le distanze in Palermo-Spezia, finirà 2-2. Foto Pasquale Ponente

Il Palermo però riapre la partita subito dopo. Passano 4 minuti e Mancuso accorcia le distanze col suo terzo gol in campionato. Il numero 7 rosanero è bravo a piazzare in diagonale un passaggio di

Corini ne cambia tre, Soleri, Stulac ed Aurelio

Corini si gicoa il tutto per tutto operando tre cambi al 74′: entrano Soleri per Brunori, Stulac per Segre ed Aurelio per Lund.

Alvini risponde al 78′ con un doppio cambio, Elia e Zurkowksi escono per Moutinho e per Kouda.

Rosanero in pressione

I padroni di casa sono sospinti dagli oltre 29mila del Renzo Barbera e dalla disperazione. L’ingresso in campo di Stulac sembra aver dato un minimo di geometria in più ma affiora la stanchezzae lo Spezia può sfruttare gli spazi lasciati inevitabilmente liberi dai rosa in avanti alla caccia del pareggio.

Sette minuti di recupero, Di Francesco ostacola Soleri

Ultimo cambio per lo Spezia, al 90 Reca, autore del primo gol per Pietra. L’arbitro concdde 7 minuti di recupero. Il Palermo avrebbe l’occasione del pareggio con Soleri che è bravo a intercettare una conclusione sblicnca di Mancuso. Il numero 27 si trova in posizione favorevole e tira ma viene ostruito incredibilmente da Di Francesco che ostacola (involontariamente) il compagno con la conclusione che va fuori a Dragowski battuto. Il gioco poi riprende dopo almeno tre minuti per un infortunio a Pietra.

Rigore per il Palermo, anzi no, contatto fuori area

Confusione nei minuti finali del recupero che si protrae ancora. L’arbiyrto prima concede un calcio di rigore per un contatto tra Soleri e Bertola. Poi dopo consulto al var decide per un calcio di punizione. In effetti il contatto è fuori area. Viene espulso Bertola.

Stulac pareggia al 104′!

Sul conseguente calcio di punizione, magia di Stulac su calcio di punizione da posizione defilata. La conclusione del numero 6 è perfetta, una pennellata che lascia di sale il portiere avversario e fa esplodere gli oltre 29mila del Barbera per il 2-2. E’ il suo secondo gol in maglia rosanero, il più importante.

Palermo-Spezia, il tabellino

Palermo-Spezia 2-2

Palermo: Pigliacelli; Mateju, Lucioni, Ceccaroni, Lund (dal 74′ Aurelio); Segre (dal 74′ Stulac), Gomes, Henderson (dal 46′ Vasic); Insigne (dal 46′ Mancuso), Di Francesco, Brunori (capitano) (dal 74′ Soleri). Allenatore Eugenio Corini. A disposizione: Desplanches, Kanuric; Marconi, Nedelcearu, Graves, Valente.

Spezia: Dragowski, Amian, Bertola, Nikolau (capitano); Elia (dal 78′ Moutinho), Esposito, Cassata (dal 63′ Bandinelli), Reca (dal 90′ Pietra); Zurkowksi (dal 78′ Kouda), Moro (dal 63′ Esposito), Antonucci. Allenatore Massimiliano Alvini. A disposizione: Zoet; Gelashvili, Serpe; Corradini; Krollis, Cipot, Verde.

Arbitro: Francesco Fourneau di Roma 1; Guardialinee Capaldo (Napoli) e Cipriani (Empoli). Quarto uomo Frascaro (Firenze). Var: Miele (Nola), Avar: Di Martino (Teramo).

Marcatori: al 31′ Reca, al 69′ Esposito, al 73′ Mancuso, al 90+14 Stulac

Note. Spettatori 29.117 (quota abbonati 12.603, biglietti 16.514).  Impianto di illuminazione che fa le bizze con le torri faro a metà regime e visibilità ridotta.

Ammoniti: Brunori (Palermo) e Cassata (Spezia), Bertola (Spezia), Lucioni (Palermo), Dragowski (Spezia), Zurkowksi (Spezia), Ceccaroni (Palermo). Espulso Bertola (Spezia)

Recuperi: 2′ e 7’+8′

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