Tre gol al passivo, nessuno gol fatto, fischi, contestazione al tecnico, sesta sconfitta casalinga di questa stagione, secondo posto che si allontana – momentaneamente – a otto punti (e può solo aumentare, dipende dal risultato della Cremonese sul Sudtirol) e quinto posto in bilico. Insomma, il Palermo ha fatto un capolavoro al contrario perdendo al Barbera per 3-0 il big match che apre la 30ma giornata del campionato di serie B con il Venezia che ha dominato la sfida per larghi tratti ed ha ampiamente meritato l’intera posta in palio.
Ad un certo punto è sembrata una sfida tra una squadra pericolante ed una che si giocava la Champions. Il Palermo si è letteralmente spento subito sotto i colpi del bomber Pohjanpalo che in pochi minuti ha segnato una doppietta letale facendo capire perché lui è il bomber principe della serie cadetta.
La prestazione del Palermo si commenta da sé. Una squadra senza mordente, a fari spenti, che probabilmente al di là di tutti i proclami nelle conferenze stampa pre partita, non ha creduto realmente alla seconda posizione. Lo dimostra il 3-0 subito da una diretta concorrente – in teoria – per lo stesso obiettivo che si è rifatta (con gli interessi) del ko subito dai siciliani all’andata quando una tripletta di Brunori affondò i Lagunari al Penzo.
Una serata da incubo sotto tutti i punti di vista con una squadra incapace di reagire e che ha continuato a fare uno stucchevole possesso palla anche dopo il doppio svantaggio. Ora la situazione è critica. La domanda è una: Quando finirà questo scempio?
Le scelte di Corini
Il tecnico Eugenio Corini manda in campo la squadra col 4-3-3. Poche le novità: Henderson gioca al posto dell’infortunato Ranocchia. Per il resto squadra uguale a quella che ha battuto il Lecco domenica scorsa. Quindi Pigliacelli in porta con difesa a quattro formata da Diakitè e Lund ai lati, centrali Ceccaroni e Nedelcearu. Centrocampo a tre con Henderson, Gomes e Segre. In avanti Brunori a caccia del 13 con Di Mariano e Di Francesco ai lati.
Venezia arrembante, risponde il Palermo
Al 3′ minuto azione manovrata del Venezia che in velocità ed con passaggi rasoterra coglie la difesa rsoanero impreparata. Alla conclusione in porta va Altare con una botta dal cuore dell’area ma centrale che Pigliacelli sventa.
Il Palermo risponde con una iniziativa di Gomes, bravo a recuperare palla sulla tre quarti ed a servire un cross per Brunori che però non centra lo specchio della porta dei lagunari.
Rosanero in forcing
I padroni di casa alzano il baricentro e sono aggressivi a centrocampo dove Lund, Segre e Gomes riescono a fare filtro ed a creare pr gli attaccanti che in tre occasioni sono andati al tiro senza risultati. Un paio di volte la conclusione è stata rimpallata, la terza volta Lund è bravo a liberarsi in area ma il tiro è sbilenco e non centra lo specchio della porta.
Pohjanpalo porta avanti il Venezia
Al 19′ si sblocca la partita in favore del Venezia. Tessman inventa un lancio spettacolare che svaria il gioco e taglia tutto il campo per la corsa di Candela che sulla destra controlla benissimo, e si invola da solo per un cross perfetto al centro dell’area dove è pronto all’incornata vincente Pohjanpalo che buca le mani di Pigliacelli e porta in vantaggio i lagunari grazie al suo gol numero 17.
Raddoppia ancora Pohjanpalo
Il Venezia allunga ancora con Pohjanpalo. Ancora una volta è freddissimo l’attaccante degli ospiti che batte Pigliacelli da distanza ravvicinata. Il tutto parte dal portiere Joronen che lancia lungo, Pierini svetta e fa una torre perfetta per l’attaccante finlandese bomber sempre più principe del campionato che è puntuale all’appuntamento scoccando un destro imparabile. Il Venezia è meritatamente avanti sullo 0-2.
I lagunari sfiorano il terzo gol
Ospiti padroni del campo. Al 41′ Ellertsson spinge sulla fascia e tocca per Pohjahnaplo che tira a botta sicura, Pigliacelli respinge centralmente, il bomber riprende la sfera ma calcia alto. Due minuti più tardi Pierini lancia Ellertsson che si invola palla al piede e fa 40 metri verso la porta rosanero, poi sbaglia la misura del diagonale e la sfera è a lato.
E nel minuto di recupero Tessman serve Candela, palla a Busio che calcia sopra la traversa.
Fischi all’intervallo ed al rientro in campo
Il Venezia domina, il Palermo fa la comparsa. Fischi assordanti del Barbera verso i giocatori di casa. I fischi si ripetono anche all’ingresso in campo della squadra per il secondo tempo
Corini ne cambia tre
In avvio di ripesa Eugenio Corini cambia tre giocatori: Entrano Vasic, Aurelio, Graves escono Di Mariano, Lund, Nedelceauru.
I lagunari continuano a sfiorare il terzo gol
Il Venezia lascia fare lo sterile possesso palla al Palermo e crea in contropiede sempre pericoloso. Il terzo gol è sfiorato prima da Candela e poi da Pierini nel giro di cinque minuti tra il 55′ ed il 60′.
Traoerè entra per Henderson
Corini si gioca la carta Traorè poco dopo l’ora di gioco. Il giocatore del Milan entra al posto di Henderson. Vanoli risponde al 69′ con gli ingressi di Bjarkason ed Oliveri per Ellertsson e Pierini.
Segre esce per Soleri, Vanoli ne cambia due
Corini spende il quinto ed ultimo cambio al 78′: Solieri entra per Segre. Due minuti dopo Vanoli risponde con due sostituzioni, Svoboda al posto di Zampano e Jajalo per Busio. Applausi per l’ex rosanero Jajalo al suo ingresso in campo.
Pohjanpalo sfiora il tris
All’83’ nuova proposizione offensiva del Venezia che approfitta di un mezzo svarione difensivo dei rosanero e Pohjanpalo sfiora la tripletta personale. La conclusione viene intercettata in due tempi da Pigliacelli che nel secondo intervento salva sulla linea la sfera che gli era sfuggita e che stava entrando in rete.
Vanoli sostituisce Pohjanpalo, applausi del Barbera
Subito dopo Vanoli richiama in panchina il protagonista del match che con la sua doppietta ha dato il vantaggio rassicurante ai lagunari. Al suo posto Gytkjaeer. Applausi di quasi tutto il Barbera che omaggia il mattatore della partita.
Gytkjaeer cala il tris
Errore difensivo del Palermo che spalanca la strada a Gytkjaeer che in diagonale non sbaglia lo 0-3 tra gli applausi del Barbera.
Contestazione a fine partita
Fischi di tutto lo stadio e Corini pesantemente contestato da quasi tutti i settori del Barbera anche con cori offensivi.
Palermo-Venezia, il tabellino
Palermo-Venezia 0-3
Palermo: Pigliacelli; Diakitè, Nedelcearu (dal 46′ Graves), Ceccaroni, Lund (dal 46′ Aurelio); Gomes, Henderson (dal 62′ Traorè), Segre (dal 78′ Soleri); Di Mariano (dal 46′ Vasic), Di Francesco; Brunori. Allenatore Corini. A disposizione: Desplanches, Karunic, Stulac, Mancuso, Marconi, Buttaro, Coulibaly.
Venezia: Joronen, Sverko, Idzes, Altare; Zampano (dall’80 Svoboda), Ellertsson (dal 69′ Bjarkason), Tessman, Busio (dall’80 Jajalo), Candela; Pierini (dal 69′ Oliveri), Pohjanpalo (dall’85’ Gytkjaeer). Alleantore Vanoli. A disposizione: Bertinati, Grandi, Modolo, Cheryshev, Lella, Svoboda, Ullmann, Andersen.
Arbitro: Doveri di Roma 1. Guardialinee: Vivenzi (Brescia) – Rossi (Biella). Quarto Uomo: Zanotti (Rimini). Var: Nasca (Bari). Avar: Pezzuto (Lecce).
Reti: al 19′ Pohjanpalo, al 30′ Pohjanpalo, all’90+2 Gytkjaeer
Note. Ammoniti: Altare (Venezia), Ceccaroni (Palermo)
Recuperi 1′ e 5′
Foto. Pasquale Ponente
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