A mente fredda il pareggio rocambolesco tra il Palermo e la Viterbese rappresenta una delusione per i Rosanero perché l’obiettivo era naturalmente bissare il bel successo con il Monopoli di domenica scorsa e scalare altre posizioni in classifica.

Invece, i RosaNero di Roberto Boscaglia hanno conquistato un solo punto contro una squadra che, prima del fischio d’inizio, aveva l’attacco peggiore del campionato. Eppure, il punteggio finale è stato 3 a 3, con il Palermo che è stato rimontato e poi ha dovuto fare altrettanto.

I siciliani, infatti, sono andati in vantaggio al 57° della ripresa con Lorenzo Lucca, subentrato ad Andrea Silipo (che ha preso il palo al 1° minuto di gioco). In tre minuti, però, la Viterbese ha ribaltato il risultato con le reti di Marco Simonelli al 65° e di Mamadou Tonkara al 68°.

Al 76°, però, il Palermo riacciuffa la partita con l’ormai solito Andrea Saraniti. Ma non finisce qui: la squadra ospite torna in vantaggio all’82° con il difensore centrale del Camerun Emmanuel Mbende. Infine, l’assalto per il Palermo che si concretizza al 91°, sempre con Lorenzo Lucca. Dopodiché altri tre minuti di gioco e con la squadra di casa che ha rischiato anche di vincere la partita.

Il bicchiere mezzo vuoto racconta di una squadra che si è fatta sorprendere eccessivamente in difesa e avendo di fronte, giusto ribadirlo, un avversario che aveva messo a segno solo sette goal in undici partite. C’è, però, anche il bicchiere mezzo pieno: ovvero la forza di volontà dei RosaNero di recuperare la partita con il gioco tendente ‘naturalmente’ all’attacco e che, in quanto tale, avrebbe bisogno di una retroguardia più solida e attenta.

La classifica? Decimo posto con sedici punti ma una partita in più rispetto al Catania. Beh, dopo tutto, l’obiettivo dichiarato del Palermo non è la promozione ‘subito’. Insomma, da oggi Boscaglia deve coltivare il buono che s’è visto ma curare con attenzione annche il brutto.