Quattro vittorie e quattro pareggi nelle ultime otto partite. In poco più di due mesi, tanto è passato dall’ultimo stop in campionato, il Palermo vola dalla zona pericolante ai margini della zona play off. A separare i rosanero dall’ottava piazza occupata dal Pisa soltanto la differenza reti nettamente in favore dei toscani.
Crescita per il Palermo
I risultati arrivati dal 27 novembre quando il Palermo si arrese davanti al pubblico amico al Venezia, certificano una crescita della squadra che va oltre i punti conquistati. Sono arrivate vittorie sofferte a Benevento, poi in casa col Cagliari e ad inizio anno con Bari e ad Ascoli, ed altrettanti pareggi con Como, a Ferrara e poi a Brescia nell’ultima del 2022 e poi a Perugia. Se si esclude la sfida con i lariani dello scorso 8 dicembre, le altre tre partite concluse senza vincitori né vinti hanno visto rimonte dei rosanero. Con la Spal ha pareggiato Brunori, con il Brescia ci ha pensato Segre, al Curi Marconi, Valente e Brunori hanno recuperato una sfida che sembrava persa dopo i primi 45’.
Capacità di soffrire
I rosanero hanno quindi acquisito, almeno con squadre potenzialmente al proprio livello, la capacità di soffrire e di essere in grado di reagire. Cosa che non era praticamente mai accaduta nella prima parte della stagione quando era una delle qualità che i tifosi e non solo chiedevano alla formazione di Eugenio Corini che dopo la Caporetto di Terni ha ingranato 4 risultati utili di fila facendo intravedere alcuni miglioramenti. poi i ko con Cosenza e Venezia in scontri diretti avevano fatto ripiombare i rosa nel baratro.
Con l’Ascoli la prova del nove
Al Del Duca di Ascoli è arrivata la prova del nove. Il 2-1 per il Palermo è maturato al termine di una partita intensa e di categoria. Novanta minuti di battaglia dove la squadra ha saputo rispondere colpo su colpo ai padroni di casa in una trasferta particolare nata dopo un rinvio di 24 ore a causa di un problema al volo che avrebbe dovuto portare i rosanero a Roma. Superato il momento, Brunori e compagni sono scesi in campo motivati. E dopo un quarto d’ora l’idea di Damiani al quale il tecnico ha affidato le chiavi di regia è stata premiata.
Il suo lancio da lontano è stato controllato perfettamente dal numero 9 rosanero che ha poi superato Leali con un diagonale sporco. I rosa avrebbero altre possibilità che però non vengono sfruttate. Nella ripresa l’Ascoli continua l’arrembaggio e trova in mischia il gol di Forte. Il Palermo potrebbe andare avanti ma lo stesso capitano rosanero sbaglia dagli 11 metri. I bianconeri sfiorano il gol ma anche Pigliacelli quando è chiamato in causa dimostra di essere in forma. E ad 8 minuti dal 90’ Brunori si mette in proprio e firma il clamoroso 1-2. La zampata vincente dopo avere sfiorato più volte di subire il colpo del ko.
E questa mentalità, unita alla voglia di portare a casa il risultato ed alla crescente fiducia nei propri mezzi potrebbe dare quella spinta in più in questa fase discendente del campionato.
Brunori centra il 12 ma manca il 13, Pigliacelli è sempre efficace
La squadra cresce e Brunori è il capocannoniere della serie B grazie alle due reti all’Ascoli. Peccato per il rigore fallito. Sarebbe stata tripletta (ed avrebbe restituito il “favore” al collega dell’Ascoli Gondo che affondò i siciliani nel match di andata). Sarebbe salito a quota 13 ed avrebbe staccato anche Walid Cheddira. Poco male anche se il terzo rigore sbagliato dopo quelli a Cosenza ed in casa col Venezia, fanno statistica. Ma non c’è solo il numero 9. Mirko Pigliacelli è stato chiamato in causa diverse volte ed ha sempre risposto presente sventando diverse minacce.
Anche la difesa cresce: Nedelcearu, Marconi e lo stesso Mateju hanno chiuso gli spazi. A centrocampo prova di maturità di Damiani, solida per Segre e Saric mentre le fasce con Sala e Valente finalmente spingono e pungono. Anche Di Mariano è sembrato rinfrancato alternando intensità e buone soluzioni nonostante la scarsa precisione sotto porta. Con gli inserimenti di Verre e Tutino il tasso qualitativo dovrebbe salire ulteriormente, tempi di ambientamento permettendo.
Il Palermo può sognare ma senza voli pindarici
La tifoseria sogna, i contestatori si sono dileguati e chi prima era incerto vede poche sbavature ed un cammino sicuro della squadra. È giusto sognare, perché i tifosi ne hanno diritto. È altrettanto giusto non illudersi. L’atteggiamento della squadra adesso sembra essere quello giusto ed in grado di fare la differenza. Come più volte Eugenio Corini ha detto in conferenza “la squadra deve essere in grado di portare l’inerzia della partita dalla propria parte”. Concetto che sembra essere acquisito.
Reggina, Genoa, Frosinone, Sudtirol, sarà un caldo febbraio
Non c’è però il tempo di illudersi o per fare calcoli. Il calendario della serie B propone quattro impegni ardui per il Palermo che affronterà le prime quattro in classifica.
Febbraio caldo, anzi caldissimo, per i siciliani che inizieranno domenica 5 febbraio con la sfida al Barbera con la Reggina, terza in classifica. Venerdì 10 alle 20.30 anticipo di lusso per il 24mo turno quando le Aquile saranno ospiti del Genoa, al momento secondo in graduatoria.
Non finisce qui: sabato 18 febbraio alle 14 il Palermo ospiterà la capolista Frosinone. Il sabato successivo, per giorno 25, alle 14 i rosa faranno visita alla sorpresa Sudtirol. Martedì 28 febbraio alle 20.30 il match interno con la Ternana.
Il Palermo dovrà fare i conti con le migliori squadre del torneo.
All’andata i risultati furono catastrofici. A Reggio Calabria un brutto 3-0 per gli uomini di Pippo Inzaghi, poi la vittoria di prestigio in casa con il Grifone. Successivamente arrivarono tre ko di fila senza reti all’attivo con i ciociari, il Sudtirol e le Fere. Ma ora è una squadra diversa e più consapevole. Inoltre gli arrivi di Orihuela, che ieri ha esordito seppur per pochi minuti, Tutino e Verre (in campo entrambi) ed i possibili ulteriori rinforzi in extremis, potranno dare il loro contributo.
Solo dopo questo ciclo ci potrebbero essere indicazioni importanti e forse le prime risposte alla domanda principe: il Palermo è pronto per fare il salto di qualità e pensare ai play off?
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