• L’Italia torna sul tetto continentale per la terza volta nella sua storia
  • Il capitano azzurro Miriam Sylla protagonista con 20 punti della sfida con la Serbia
  • “Questa medaglia cancella il fallimento delle Olimpiadi”

Italia regina della pallavolo europea femminile. Miriam Sylla regina d’Italia. Il capitano ha guidato le sue compagne al successo continentale battendo a Belgrado, in rimonta ed in crescendo, la Serbia per 3-1 (26-24, 22-25, 19-25, 11-25).

Una vittoria che porta le azzurre sul tetto d’Europa per la terza volta nella loro storia dopo i successi del 2007 e del 2009. Un trionfo coltivato partita dopo partita, vittoria dopo vittoria, punto dopo punto maturato, anche, nel segno della schiacciatrice palermitana Miriam Sylla.

Dalla delusione di Tokyo al trionfo di Belgrado

Capitan Sylla, assieme alle sue compagne, ha raccolto i cocci dalla cocente delusione ai Giochi Olimpici di Tokyo. Non più tardi di un mese fa, infatti, l’Italia – data tra le favorite per il podio e per l’oro – usciva mestamente ai quarti di finale proprio per mano della Serbia che imponeva un severo 3-0 alle azzurre. Una sconfitta senza appello che rinviava l’appuntamento con una mdegalia olimpica per la nazionale.

Il merito del gruppo allenato da Davide Mazzanti, tuttavia, è stato quello di andare oltre e di scrollarsi subito il disastro a cinque cerchi.

“Non vedevamo l’ora di giocare con la Serbia”

“Non vedevamo l’ora di giocare contro la Serbia – ha sottolineato il capitano azzurro a caldo durante l’intervista in inglese al termine della finale – ci ricordavamo bene la partita delle Olimpiadi, provavamo un po’ di vergogna perché sapevamo di non aver giocato come potevamo. Volevamo dimostrare qualcosa, lo abbiamo fatto e sono davvero felice. Questa medaglia cancella il fallimento delle Olimpiadi: non ci siamo abbattute, siamo tornate e abbiamo vinto”.

Una finale perfetta

A distanza di 30 giorni esatti da quella disfatta, Miriam Sylla ha recitato un ruolo da protagonista assieme alle sue compagne. Perché se è vero che Paola Egonu è stata la miglior realizzatrice della finalissima con i suoi 29 punti ed è stata eletta miglior giocatrice del torneo, la giocatrice palermitana, classe ’95, con i suoi 20 punti messi a segno ha dato un contributo determinante al trionfo azzurro. E non soltanto dal punto di vista numerico.

Grinta, determinazione e soprattutto quella voglia di riscatto sono state il motore che hanno spinto la nazionale a rimontare lo svantaggio iniziale del primo set, ad espugnare la Stark Arena di Belgrado, a vincere l’Europeo. Ed a prendersi una particolare rivincita sia finale che personale.

Tanti i palloni recuperati in difesa, diversi i punti fondamentali chiusi. Pochi, pochissimi errori.

Dalla Serbia alla Serbia, il pallone della vittoria

Tra i tanti meriti di Miriam Sylla c’è quello di aver piazzato il punto finale, quello che ha chiuso la contesa nel quarto set ed ha mandato in visibilio l’Italia pallavolistica e sportiva. È lei a mettere a terra il 25-11 che consegna il titolo e l’oro continentale alle azzurre. È lei che con un attacco a botta sicura si prende la rivincita personale a distanza di quasi tre anni dalla cocente delusione iridata proprio contro la Serbia.

In quella sfida datata 19 ottobre 2018, sul 13-12 per le serbe nel tie-break, la schiacciatrice attaccò a colpo sicuro il pallone che avrebbe dato il momentaneo pareggio. Non andò a segno ed anzi, le avversarie misero a terra l’attacco successivo e chiusero subito dopo il set conquistato il mondiale. Le classiche sliding doors che probabilmente avrebbe cambiato il destino di quella finale.

Questa volta, però, con la stessa decisione ma con più cattiveria sportiva, la Sylla ha attaccato senza paura dando il via alla festa azzurra.